PALERMO – Il test è fissato per le 11, ma gli aspiranti camici bianchi affollano viale delle Scienze fin dalle prime ore del mattino. E’ il giorno delle prove di ammissione alla facoltà di Medicina dell’Università di Palermo. Le richieste sono state 2.613: un esercito di studenti, sui loro visi ansie e timori. I partecipanti al test d’ammissione per i corsi di laurea ad accesso programmato di Medicina e chirurgia, Odontoiatria e Protesi dentaria per l’anno accademico 2018/2019 in Italia sono 67.005, numero in leggero aumento rispetto allo scorso anno quando a provare l’accesso erano stati 66.907. Dovranno cimentarsi in una vera maratona composta da 60 quesiti in 100 minuti: 20 di ragionamento logico, 18 di biologia, 12 di chimica, 8 di fisica e matematica e 2 di cultura generale.
I posti disponibili negli atenei italiani sono 9.779 (circa 700 in più dell’anno scorso): a Palermo 350 per Medicina e Chirurgia, 25 per Odontoiatria e protesi dentaria. Numeri che non incoraggiano i giovani studenti e i loro genitori, accompagnatori fedeli. Appoggiata a un’auto in sosta la madre di Ruggero Barone : “Mio figlio, fresco di maturità,si è preparato da solo, non c’erano i mezzi per i famosi corsi preparatori da tremila euro”. E ancora carta d’identità in mano Vanessa Ala : “Mi preoccupa l’elevato numero di partecipanti figlio anche delle mancate ammissioni degli anni trascorsi. Si tratta di opportunità in meno per chi, come me, prova il test per la prima volta”.
Lenzuola con scritte rosse svolazzano sulle rampe dell’edificio, per sottolineare l’indignazione di chi protesta contro il numero chiuso; lo definiscono “furto legalizzato”, dice Annalisa Laudicella, del Collettivo universitario autonomo che poi aggiunge: “Questa è una protesta per fare controinformazione”. “Basterebbe porre un limite alla fine del primo anno, e lo dico da studentessa di Medicina, una sorta di selezione naturale”, afferma Laura Natoli, dell’Udu,Unione degli universitari. “Ragazzi preparati possono rimanere fuori, ed ecco che la sanità italiana potrebbe perdere futuri medici brillanti”, aggiunge Ornella Ferreri, del SISM-Segretariato Italiano Studenti in Medicina, presente in 39 facoltà di Medicina e Chirurgia sparse su tutto il territorio nazionale. Una protesta pacifica ma convinta, quella palermitana.
Il chiacchiericcio delle mamme e dei papà è quello che rimane nell’attesa dell’uscita dalle aule, delle nuove matricole Unipa, speranzose di realizzare il sogno. Il rettore dell’Università di Palermo, Fabrizio Micari, si dice ottimista ed evidenzia “il valore della nostra offerta formativa, della qualità della didattica e dei servizi, dell’importanza del rapporto con gli studenti – prosegue -, elementi riconosciuti come punti di forza del nostro Ateneo anche a livello nazionale”. E conclude: “Le immatricolazioni termineranno il 30 settembre, la procedura è completamente online per chi è dotato di Spid, il sistema pubblico di identità digitale”.