Cronaca

Palermo piena di rifiuti, la Rap all’attacco di Pierobon

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21 Novembre 2020, 19:00

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PALERMO – Palermo si riempie di rifiuti e nel frattempo scoppia, fragorosa, la polemica tra la Rap, la società partecipata del Comune che si occupa della raccolta, e l’assessore regionale Alberto Pierobon. Una miccia accesa questa mattina dall’esponente del governo Musumeci che, in alcune dichiarazioni alla stampa, non ha mancato di bacchettare l’azienda che gestisce Bellolampo. Uno scontro che nel corso della giornata è sfociato in una nota firmata dal presidente della Rap Giuseppe Norata e dal Direttore generale Roberto Li Causi, mentre il Comune resta in silenzio.

“La Rap ha presentato il progetto per la chiusura della sesta vasca di Bellolampo nei tempi previsti e quella di qualche giorno fa è stata solamente un’integrazione documentale, evidentemente l’assessore Alberto Pierobon non è stato adeguatamente informato di come sono andate le cose e continua a scaricare su altri le proprie responsabilità”, dicono i vertici dell’azienda. Il riferimento è al progetto per la chiusura della sesta vasca di Bellolampo che dovrebbe consentire di abbancare altri 115 mila tonnellate di rifiuti (25 mila sono state già autorizzate), dando a Palermo un’autonomia di cinque o sei mesi. Pierobon ha accusato Rap di aver presentato il progetto solo qualche giorno fa e la società risponde a tono: “Siamo pronti a collaborare con tutte le istituzioni ma, per rispetto dei cittadini, è arrivato il momento che si esca dalla logica degli slogan”.

Un fiume in piena, quello di Norata e Li Causi, che tocca via via altri punti e arriva al nodo delle responsabilità. “Palermo si ritrova in una drammatica ma, purtroppo, prevedibilissima emergenza – dicono – che presto coinvolgerà tutta la Sicilia per un unico motivo: la mancanza degli impianti e di un’adeguata pianificazione. Ascoltiamo a più riprese slogan sulla generica necessità di aumentare la differenziata, ma anche se tutti i Comuni siciliani di colpo diventassero virtuosissimi non ci sarebbero impianti in cui conferire la raccolta; solo qualche mese fa i Comuni non sapevano dove portare la frazione umida della raccolta differenziata per mancanza di impianti di compostaggio. In queste settimane la Rap ha avuto una piena, efficace e celere collaborazione con l’assessorato regionale Territorio e Ambiente, spiace che lo stesso non si possa dire dell’Assessorato guidato da Pierobon. Il sistema sta collassando e la colpa non è certo della Rap o del direttore del Dipartimento Calogero Foti”.

La nota tocca poi il tema della settima vasca (“Aspettiamo risposte dalla Regione da 33 mesi”) ma anche del piano rifiuti. “Le difficoltà che Palermo affronta in questi giorni – spiegano il presidente e il direttore di Rap – così come altri Comuni del Palermitano, esigono che la Regione intervenga celermente per evitare il collasso del sistema. La Sicilia non ha un piano rifiuti, quello presentato a inizio 2019 è stato giudicato dal Ministero come ‘incongruente’, ‘privo di dati’, per non parlare del fatto che ‘a livello programmatico importanti decisioni sono rimandate a future valutazioni e non si comprende quale sia il percorso per raggiungere alti livelli di raccolta differenziata’. Una responsabilità che non è certo dei Comuni”.

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“Vogliamo ricordare all’Assessore – concludono Norata e Li Causi – che la Rap è una società a totale partecipazione pubblica e che Bellolampo è l’unico grande impianto pubblico della Sicilia: avevamo chiesto di non conferire più nell’impianto di Alcamo, ma siamo stati costretti a farlo dallo stesso Assessorato che sembra essersi accorto, di colpo, che le carte non erano in regola. L’incremento della raccolta differenziata è uno degli obiettivi di Rap, ma ribadiamo che servono gli impianti. Abbiamo presentato alcuni progetti a ottobre 2019, ma dagli uffici di Pierobon ancora nessuna notizia”.

Uno scontro, quella tra Rap e Regione, in cui il Comune al momento sembra restare alla finestra; non è un mistero che tra il sindaco Orlando e l’assessore Pierobon ci sia gran sintonia, come dimostrano le dichiarazioni al “miele” delle ultime settimane, ma Palermo a breve si troverà le strade ricolme di rifiuti ed è già partita la caccia al colpevole.

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21 Novembre 2020, 19:00

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