PALERMO – La condanna è a 3 anni e 9 mesi di carcere, contro i sette anni e mezzo chiesti dalla Proccura.
Santi Greco, 44 anni, è colpevole per il possesso clandestino di armi e la fabbricazione di documenti di identità contraffatti. Cade invece il reato di falsificazione di denaro.
Nel marzo 2024 i carabinieri delle stazioni di Acqua dei Corsari e Brancaccio perquisirono l’appartamento dell’imputato, nel quartiere Ciaculli. Trovarono tre pistole a tamburo modificate, due delle quali senza matricola e 80 cartucce di diverso calibro.
E poi c’era una stamperia di banconote false e matrici per documenti di identità (patenti di guida ma anche codici fiscali).
L’imputato, assistito dall’avvocato Mario Bellavista, disse che si trattava di un grande equivoco. I soldi – 50 mila euro – e le armi giocattolo modificate gli servivano per un film. Nel caso dei documenti disse di avere soltanto sistemato i documenti malconci di alcuni conoscenti. Una tesi difensiva che ha convinto solo in parte i giudici della quarta sezione penale del Tribunale, presieduta da Bruno Fasciana.

