PALERMO – Per strappargli via la bicicletta un architetto venne aggredito a calci e pugni. Non sono stati i due imputati, però. Il Tribunale presieduto da Bruno Fasciana ha assolto Antonino e Nunzio Freschi con la più ampia delle formule: “Per non avere commesso il fatto”.
Il fatto fu la rapina avvenuta in pieno centro storico. Bottino: una mountain bike Cube Pro 500 che vale tremila euro. Aveva appoggiato la bici al muro davanti al cancello d’ingresso della sua abitazione in un vicolo nella zona di corso Vittorio Emanuele.
Era stata la vittima a puntare il dito contro gli imputati. Gli avvocati Gaetano Turrisi e Giuseppe Piazza sono riusciti a dimostrare che gli imputati conoscevano la persona offesa (circostanza taciuta nella denuncia) ma il giorno della rapina si trovavano a casa di uno dei due a festeggiare il compleanno della figlia.