Palermo, regolamento Cup da rifare

Palermo, regolamento Cup da rifare. Alaimo: “Eviteremo contenziosi”

Di Gangi: “Fare subito chiarezza”

PALERMO –  L’obiettivo, adesso, è correre ai ripari per evitare nuovi contenziosi. La sentenza con cui il Tar ha annullato il regolamento sul Cup, il contributo unico patrimoniale, rischia di mettere in serie difficoltà il comune di Palermo.

Stiamo parlando del tributo che, da qualche anno, ne ha accorpati tre: la Tosap, cioè la tassa sul suolo pubblico, quello sulla pubblicità e quello sulle pubbliche affissioni. Un’imposta che riguarda attività produttive, bar, ristoranti, distributori di carburante, colonnine per le ricariche dei veicoli elettrici, locandine e perfino i passi carrabili.

Regolamento annullato

Un regolamento impugnato dagli avvocati Salvatore e Luigi Raimondi perché il Comune ha sì unificato tre tasse, ma ricalcolandole al rialzo: nel caso di un istituto religioso l’importo versato, anziché restare invariato, è passato da quasi 4.700 euro a oltre 36 mila. Troppo anche per i giudici che hanno accolto la tesi dei legali, annullando il regolamento approvato nella scorsa sindacatura e modificato nell’attuale.

Avv. Luigi Raimondi

Rischio contenziosi

Il rischio, adesso, è che il Comune possa perdere tutti i contenziosi pendenti, che tanti altri se ne aprano ma soprattutto che sia messa in discussione la possibilità di riscuotere il Cup in futuro, anche se gli effetti non dovrebbero essere retroattivi.

“Si tratta di una vicenda che va subito approfondita per capirne i possibili effetti sugli equilibri di bilancio – dice Mariangela Di Gangi del Pd, componente della Prima commissione -. Chiederò l’immediata convocazione degli assessori e degli uffici, è necessario intervenire sul regolamento in tempi brevissimi”.

Comune alle strette

Un problema non da poco per un ente, come quello di Palazzo delle Aquile, che ha tra le sue note dolenti proprio la scarsa capacità di riscuotere le tasse. Non è un caso che il piano di riequilibrio concordato con lo Stato preveda un incremento del gettito e una più stringente lotta all’evasione fiscale.

Obiettivi che il Comune sta perseguendo: nei primi cinque mesi del 2024, tanto per citare un dato, gli incassi sono aumentati di 12 milioni. Un milione e mezzo in più di Tari, due e mezzo di Imu, quasi sei di Irpef (complice il ritocco delle tariffe), uno di imposta di soggiorno e altrettanto di Cup. Un trend positivo destinato a consolidarsi ma che dovrà superare lo scoglio del nuovo regolamento.

Alaimo: “Regolamento da modificare”

“Gli uffici stanno analizzando la questione – dice a LiveSicilia l’assessore al Bilancio Brigida Alaimo – che attiene al settore delle Attività produttive e quello del Patrimonio, anche se avevamo già intenzione di modificare significativamente il regolamento che è stato approvato dalla scorsa amministrazione. Ci confronteremo con le aree di competenza per elaborare un nuovo regolamento che sia correttamente indicizzato”.

Un’esigenza dettata anche dal pericolo di nuovi ricorsi. “Rivedremo i criteri per rendere tutto più equilibrato – continua l’assessore Alaimo – anche per evitare nuovi contenziosi. Per quelli pendenti, invece, avvieremo le attività transattive”.


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