22 Febbraio 2017, 08:30
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PALERMO – Saranno ore importanti quelle che precedono Palermo-Sampdoria, incontro decisivo per le sorti del campionato rosanero, non solo per i temi squisitamente calcistici, che vedranno gli uomini di Lopez giocarsi le residue speranze di salvezza contro i blucerchiati di Giampaolo, ma sopratutto per l’argomento che tiene ormai banco da un paio di settimana a questa parte ovvero il futuro della società rosanero che potrebbe passare dalle mani di Maurizio Zamparini a quelle di un fondo d’investitori statunitensi. La trattativa fra il patron friulano e gli uomini d’affari a stelle e strisce, interessati non solo a rilevare il club di viale del Fante ma ad entrare in modo deciso nel Gruppo Zamparini, avrebbe infatti subito un’improvvisa accelerata in settimana con le parti che, secondo recenti indiscrezioni, daranno vita ad un summit nella giornata di venerdì.
Nel faccia a faccia, dopo quello della settimana scorsa avvenuto a Londra fra l’entourage di Zamparini e l’advisor del fondo americano, in maniera plausibile l’imprenditore friulano avrà fra le mani dunque un’offerta preliminare proveniente dagli States non solo per la maggioranza delle quote societarie del club siciliano ma, sopratutto, per determinati investimenti a livello immobiliare nell’universo del Gruppo gestito dal patron 76enne. Nelle mire degli statunitensi ci potrebbe essere dunque il progetto residenziale di Grado, le masserie in Puglia e un albergo da costruire proprio nel capoluogo siciliano, tutte attività che verranno sommate ai progetti di costruzione di uno stadio e di un centro sportivo per la società rosanero.
L’operazione fra Zamparini e gli americani infatti comprenderebbe la possibilità di mettere in moto quei progetti, tenuti per anni dentro ad un cassetto per lungaggini burocratiche fra la società rosanero e il Comune di Palermo, che darebbero ulteriore prestigio ad una piazza che merita strutture proprie e sopratutto al passo con i tempi. Un passaggio di consegne che comunque, in attesa di conoscere le reali intenzioni dell’ennesimo acquirente (il terzo a stelle e strisce dopo Viola e Frank Cascio, ndr), non dovrebbe vedere l’addio immediato di Zamparini che rimarrebbe in sella fino al termine dalla stagione attuale con una quota di minoranza per poi cederla in futuro (come già accaduto all’Inter fra Moratti e la nuova proprietà cinese).
I tempi per una svolta, quantomeno nella proprietà vista l’attuale situazione in classifica che vede i siciliani in piena zona retrocessione, sembrano dunque esserci con l’incontro di venerdì che risulterà decisivo in una strada o l’altra. Con un ulteriore summit positivo infatti si andrebbe sempre più in maniera convincente verso un closing entro il mese di marzo, così come paventato dallo stesso Zamparini, mentre con un’offerta d’acquisto dalle condizioni poco allettanti per il presidente rosanero si assisterebbe all’ennesimo nulla di fatto.
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22 Febbraio 2017, 08:30