PALERMO – Un record di cui non andare fieri. Un imputato, due sentenze di condanna emesse lo stesso giorno e nello stesso Palazzo di giustizia. Diverse erano solo le aule, entrambe al primo piano del Tribunale di Palermo.
La prima condanna
Cristopher Odoh, di origine nigeriana, è stato condannato a 6 anni e mezzo per violenza sessuale e a 8 anni e 8 mesi per traffico di droga. I giudici hanno letto il verdetto contemporaneamente. Le sentenze di condanna certamente saranno appellate dalla difesa per fare vale le proprie ragioni.
Il primo processo, celebrato lunedì 24 novembre, davanti alla terza sezione del Tribunale presieduta da Fabrizio La Cascia, riguardava la terribile storia di una bambina abusata quando aveva appena 9 anni. Era ospite della casa nel centro storico di Palermo dove viveva anche il cinquantenne Odoh. Anni dopo, quando la bambina era diventata donna, raccontò le violenze che avrebbe subito, anche durante durante un barbaro rito di purificazione dallo spirito maligno.
Il secondo processo
Nell’altro processo il nigeriano ha subito la condanna assieme ad alcuni connazionali. Queste le pene inflitte dalla quarta sezione del Tribunale presieduto da Vittorio Alcamo: Emmanuel Solomon Gukas 30 anni, Joseph Ndodu Onwujiobi 27 anni e 5 mesi, John Okafor 11 anni e sei mesi, Morgan Steven 8 anni e 2 mesi, Precious Edidhala 6 anni e 5 mesi.
Furono tutto coinvolti nel 2020 in un blitz della squadra mobile. Al vertice della banda ci sarebbero stati Ndodu e Gukas, regolarmente presenti sul territorio nazionale, tanto da beneficiare anche del reddito di cittadinanza. Avrebbero gestito l’asse fornitore-acquirente-spacciatore di grossi quantitativi di cocaina ed eroina servendosi di corrieri e ‘ovulatori’.

