PAKLERMO – Patteggia cinque anni di carcere. Paolo Montalbano, 23 anni, di Sciacca in provincia di Agrigento, rispondeva del tentato omicidio di Alfredo Caputo, medico dell’ospedale Cervello di Palermo.
Nel febbraio scorso l’imputato tentò di ucciderlo con un taglierino nel reparto di Endocrinologia oncologica, di cui Caputo è responsabile.
Gli provocò una grave ferita all’orecchio destro e gli recise il tendine del braccio sinistro. Secondo la ricostruzione della Procura di Palermo e dei poliziotti della squadra mobile, supportata da diversi testimoni, il paziente dieci giorni prima era andato in ospedale.
Avrebbe preteso dei farmaci consigliati da un altro specialista. Caputo si era rifiutato di darglieli perché mancava il piano terapeutico. La somministrazione doveva passare da un ricovero in day-hospital.
Quindi sarebbe tornato al Cervello con l’intenzione di vendicarsi. Sorprese Caputo alle spalle mentre il medico parlava al telefono nella sua stanza e lo colpì.
Caputo si è costituito parte civile con l’assistenza dell’avvocato Giovanni Di Benedetto. Parte civile anche l’Ordine dei medici, rappresentato dagli avvocati Mauro Torti e Corrado Nicolaci.
All’inizio la difesa aveva sondato la possibilità di patteggiare quattro anni con la concessione delle attenuanti generiche e il riconoscimento della parziale incapacità di intendere e volere dell’imputato.
Il giudice per le indagini Marco Gaeta non ha concesso alcuna attenuante e ha stabilito per l’imputato anche l’interdizione dai pubblici uffici.