16 Luglio 2024, 12:09
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Arrivato a Livigno nella serata di sabato 13 luglio, Thomas Henry è diventato ufficialmente un calciatore rosanero martedì 16 luglio. Dopo aver svolto la prima seduta di allenamento con i nuovi compagni di squadra, l’attaccante si è presentato in conferenza stampa dalla sede del ritiro del club siciliano.
“Sono un calciatore completo, voglio migliorare ancora. Spero di fare qualche gol, è il mio lavoro come attaccante. Mi sento un giocatore completo, faccio tanto lavoro per la squadra, finalizzo l’azione ma voglio aiutare la costruzione del gioco. Sono qua per crescere insieme a questa squadra”.
“Ho scelto Palermo perché non ha bisogno di descrizioni – dice Henry -. La società è mitica, c’è un grande progetto. Ho parlato con De Sanctis, lo conosco bene. Ho bisogno di continuità, ho avuto un grosso infortunio che non mi ha permesso di giocare tanto quest’anno. Voglio fare rinascere questa società”.
“Credo che la Serie B sia difficile, ci sono tante squadre che possono vincere, un campionato molto fisico, non sarà facile. Voglio portare la mia esperienza, voglio crescere e fare crescere la squadra. Ho preso il numero 20 perché è la mia data di nascita”, ha aggiunto il centravanti ormai ex Hellas Verona.
“Potevo venire al Palermo a gennaio ma era presto per me – ammette Henry durante la conferenza stampa -. Mi aspettavo più continuità a Verona, ora è totalmente diversa la situazione. Voglio fare una stagione in rosanero. Ho parlato con tutti i giocatori, mi sento bene nel gruppo. Posso giocare insieme a Brunori, ha fatto bellissime stagioni, dipende sempre da cosa vuole l’allenatore“.
“Venire a giocare al Sud ha influito nella mia scelta, voglio scoprire tante cose. Palermo è una città che voglio scoprire. Per il momento ho parlato poco con Dionisi, mi ha chiesto di essere me stesso, voglio scoprire la squadra e tutti quelli che lavorano qui. Abbiamo tempo ma non troppo”, ha aggiunto.
E sul ruolo in campo, Henry dice la sua: “Ho avuto la fortuna di giocare in diverse posizioni e moduli diversi. Per me la cosa più importante è raggiungere risultati con la squadra. Mi piace essere più completo possibile, voglio scoprire tante cose”.
“Dawidowicz? Mi ha parlato della città, mi ha aiutato a fare questa scelta – spiega l’attaccante sul compagno di squadra al Verona che ha giocato nel Palermo -. Rigori? Posso fare il rigorista, purtroppo non ho segnato a San Siro ma dipende, vedremo con la squadra, non è importante al momento. Voglio fare gol”.
“Sono prontissimo, ero prontissimo anche prima, purtroppo non ho avuto la continuità che meritavo ma è il calcio. Episodio con D’Aversa? Fa parte del lavoro, è tutto passato, dobbiamo trovare il giusto equilibrio; tutto è chiuso adesso, vogliamo andare avanti, gli auguro il meglio, in campo è una battaglia ma siamo professionisti”, ha concluso il nuovo centravanti del Palermo.
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16 Luglio 2024, 12:09