PALERMO – Dall’anziana che riceve la lettera di cessazione della fornitura, alla famiglia che si ritrova a dover pagare penale e costi per una nuova attivazione. L’avvento del mercato libero nel settore dell’energia elettrica e della telefonia ha dato vita negli ultimi anni ad un vero e proprio caos in cui l’utente si trova sempre più in difficoltà. Una battaglia a suon di bollette che il cliente si ritrova a dover affrontare per evitare che le proprie tasche vengano prosciugate: basti pensare che il costo di una penale da pagare per il passaggio ad un nuovo operatore prima dei ventiquattro mesi, è di almeno duecento euro.
E se ciò avviene tramite un raggiro, a piangere non è soltanto il portafoglio. Almeno un centinaio, come ha reso noto l’Unione dei Consumatori nei giorni scorsi, i palermitani che sono già finiti in trappola: tutto parte da una telefonata ricevuta da uno dei tanti call center che annuncia all’ignaro utente di esser stato oggetto di una truffa e che il motivo della chiamata è, appunto, di bloccare un contratto sottoscritto. “La maggior parte delle vittime – ha spiegato l’associazione – è cliente Amg, l’azienda municipale del gas di Palermo che da qualche tempo è anche fornitore di energia elettrica. L’operatore al telefono annuncia che il contratto è stato disdetto e che un fornitore alternativo ne ha attivato uno nuovo. A quel punto, l’unico modo per bloccarlo è dare il consenso ad una nuova attivazione con Enel Energia sostenendo che solo Enel può annullare il contratto falso”.
Alla base della truffa, come ha sottolineato il presidente Manlio Arnone, l’interesse, da parte di coloro che effettuano la chiamata, ad intascare la provvigione: “Come sempre le aziende interessate sono estranee e all’oscuro di quanto sta accadendo, abbiamo ricevuto diverse segnalazioni quindi invitiamo i cittadini a rivolgersi ai nostri uffici che sono a disposizione per dare chiarimenti su come procedere”. Un fenomeno in escalation, sul quale l’Amg ha assicurato un monitoraggio per tutelare i propri clienti.
Ma non solo energia elettrica. Il mondo della telefonia è infatti quello in cui i raggiri trovano terreno più fertile. A confermarlo è Federconsumatori Palermo, che raccoglie una media di venti segnalazioni a settimana in città, da parte di clienti che sono cascati nella rete. “Si tratta di numeri che parlano di un meccanismo che si sta consolidando – spiega il presidente Lillo Vizzini – frutto della liberalizzazione del mercato che invece di rappresentare un vantaggio, si è trasformata in una trappola per gli utenti. Sia sul fisso che sul mobile, vengono a galla fenomeni molto preoccupanti e dobbiamo constatare una certa indolenza da parte delle società che notano la massiccia migrazione delle linee ad altre compagnie: questo atteggiamento fa infatti finire gli utenti in gironi infernali. Bisogna vigilare di più, la nostra associazione chiede a gran voce alle società di indagare sulle dinamiche che conducono a questo fenomeno”.
A pagarne le conseguenze sono soprattutto gli anziani, spesso in balìa di telefonate confuse che puntano a stipulare nuovi contratti senza il proprio consenso. “Di solito – spiega Vizzini – il cliente riceve una chiamata da un fantomatico call center. Viene informato dell’imminente cambio tariffario e della possibilità di cambiare compagnia senza spese, né penali. Poco dopo, come spesso capita, è proprio un’altra compagnia telefonica a contattare l’utente, a quel punto già convinto di dover cambiare per evitare di spendere di più. Un vero e proprio raggiro – conclude – di cui la vittima si renderà conto soltanto quando riceverà la penale da pagare dal vecchio operatore e i costi di attivazione. Il primo passo, di fronte a casi del genere, è sempre quello di rivolgersi ad un’associazione dei consumatori”.