PALERMO – “Villa Niscemi come una sala da ballo”, i consiglieri di opposizione hanno depositato una interrogazione a risposta scritta dopo la diffusione delle immagini delle persone che ballavano dell’Atrio della dimora storica.
Il ballo e l’interrogazione
Si vedeva gente ballare nell’atrio di Villa Niscemi, a Palermo, sulle note di una live band. Le opposizioni hanno messo nero su bianco un’interrogazione al sindaco Roberto Lagalla su quanto accaduto durante il congresso internazionale di agronomia, organizzato in collaborazione con l’Università di Palermo.
I consiglieri chiedono come sia possibile che “la sede istituzionale del Comune…si sia trasformata in una sala da ballo a conclusione dei lavori della conferenza”.
“L’evento, al quale tra l’altro avrebbe preso parte il Sig. Sindaco – si legge nell’interrogazione -, stante quanto riferito da alcuni partecipanti alla festa, è stato anche documentato da un video pubblicato sui social, e poco dopo infruttuosamente rimosso, che ha ripreso gente ballare nell’atrio di Villa Niscemi”.
Cosa chiedono i consiglieri
I consiglieri chiedono di “conoscere nel dettaglio il contenuto dell’autorizzazione concessa dal Comune agli organizzatori dell’evento in questione”, ma anche di “conoscere il nome del dirigente che ha autorizzato l’evento”.
E ancora, i consiglieri chiedono che sia fatta luce sulle “modalità di concessione dell’utilizzo della Villa” e di sapere “se il sindaco fosse a conoscenza del programma previsto e se ha effettivamente partecipato così come riportato da alcuni dei presenti sul posto”.
I firmatari
A firmare l’interrogazione a risposta scritta sono stati i consiglieri: Fabio Giambrone e Alberto Mangano (AVS); Rosario Arcoleo, Mariangela Di Gangi, Giuseppe Lupo e Teresa Piccione (Pd); Antonino Randazzo, Concetta Amella e Giuseppe Miceli (M5s); Francesco Miceli (Miceli sindaco); Giulia Arginoffi e Salvatore Ugo Forello (Gruppo Oso); Massimiliano Giaconia (Progetto Palermo); Carmelo Miceli (Gruppo misto).
“Villa Niscemi come una sala da ballo”. Palermo, scoppia la polemica
