Parla Rappa: "Playoff complicati | Monteroni brutto cliente per noi" - Live Sicilia

Parla Rappa: “Playoff complicati | Monteroni brutto cliente per noi”

Intervista esclusiva di LiveSicilia Sport con il presidente della Nuova Aquila Palermo, il quale svela il modo in cui la formazione biancorossa affronterà la post-season. L'INTERVISTA CON IL COACH GIANLUCA TUCCI.

PALERMO – Adesso il pallone diventa veramente caldo. L’Aquila Palermo, matricola terribile del campionato di Serie B, si presenta al treno dei playoff con un biglietto da testa di serie, quanto basta per giocare almeno il primo turno con il fattore campo a favore. Una stagione senza dubbio positiva per la squadra di coach Tucci, che non può non lasciare soddisfatto il patron Salvatore Rappa. Il presidente dell’Aquila, intervistato da LiveSicilia Sport, dimostra di avere grandi aspettative per questa post-season: “La fiducia su giocatori e staff è massima. Ovviamente la stagione vera comincia adesso, perché i playoff sono diversi dalla regular season, ma sopra di noi ci sono due squadre che la fanno da padrone. Sarà un’avventura complicata”. Alle difficoltà, però, l’Aquila c’è abituata: “Un cambio di allenatore porta sempre nell’immediato una soglia di attenzione, tutto ricomincia da capo e le sicurezze vengono messe in discussione. C’è un rinnovamento, quanto questo possa influire sui playoff non lo so. Marletta ci ha portato fino a un certo punto, ora tocca a Tucci”.

La prima avversaria in questo turno di playoff sarà Monteroni. Una squadra che in regular season ha già dimostrato di essere una ammazza grandi, probabilmente il peggiore accoppiamento possibile per l’Aquila all’esordio nei playoff: “È la squadra peggiore perché sia all’andata che al ritorno ci ha tenuto concentrati per quaranta e oltre minuti. Bisogna vedere quanta birra hanno in corpo, noi abbiamo il fattore campo in questo turno e cercheremo di sfruttarlo”. Uno scoglio decisamente grande, ma è solo il primo. Una volta che si è dentro alla lotta, l’obiettivo non può che essere uno: “Ho ancora negli occhi la promozione storica dello scorso anno, abbiamo trascinato una città intera e mi piacerebbe essere promosso in A2 nello stesso modo”. Non dovesse arrivare la promozione sul campo, non ci sarebbe comunque da disperarsi: “In ogni caso nulla ci è precluso, la Federazione ha introdotto il sistema degli inviti e una città come Palermo avrebbe comunque la possibilità di andare in A2. Il nostro vero problema riguarda, come già si sa, il palazzetto. Questo è lo snodo più importante”.

Già, il Palamangano. Tra inagibilità e capienza ridotta, quest’anno la casa dell’Aquila è stata costretta ad ospitare solo novecento spettatori. Un numero accettabile per la Serie B, ma che porterebbe indubbiamente al trasloco in caso di promozione in A2. Un problema già affrontato in più sedi da Rappa, che però stavolta si mostra più ottimista: “Qualcosa si sta muovendo. Dopo la querelle dello scorso anno, il Comune sta pensando di dare gli impianti in gestione alle società o alle Federazioni, stando a quanto sappiamo”. La soluzione potrebbe essere addirittura interna, ma i tempi per rendere a norma il Palamangano rischiano di essere fin troppo lunghi: “Purtroppo il Palamangano è agibile solo per 900 posti e pensare di mettere un parterre da 100 posti vorrebbe dire avventurarsi in un ginepraio”.

Quali sono allora le possibilità? O l’Aquila decide di affrontare la giungla burocratica per aumentare la capienza dell’attuale impianto, oppure si cambia casa: “Noi ci stiamo muovendo per un palazzetto, ma vogliamo evitare di trovare franchi tiratori come quando è successo con la proposta ufficiale. Non vogliamo posteggiare la squadra, ma trasferirci temporaneamente nelle immediate vicinanze di Palermo”. Quindi si resta a Palermo, o quantomeno in un comune limitrofo. Nessun trasloco in programma, almeno per il momento: “Cefalù non è percorribile per lontananza e per concorrenza ad una squadra nostra amica, che sta lottando per andare in B. O troviamo qualcosa nelle immediate vicinanze, o facciamo qualcosa per il Palamangano”. Un’occasione per l’intera città di Palermo, qualora la prossima stagione dovesse vedere l’Aquila in A2. In attesa sempre di dotare la quinta città d’Italia di un palasport degno di tale nome.


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