CATANIA – È polemica sul nuovo piano regolatore del Porto di Catania (Prp), sulla scorta dell’ok dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar di Sicilia Orientale. Le associazioni e comitati ambientalisti che da tempo seguono il dossier hanno espresso forte contrarietà. Denunciando “un’approvazione – si legge in una nota – affrettata e priva di confronto con la città”.
Le associazioni non ci stanno
Sono il Comitato per la Difesa e la Fruizione della Scogliera d’Armisi, la LIPU, Volerelaluna, il WWF Sicilia nordorientale e il Comitato di proposta per il Parco Territoriale Monte Po-Vallone Acquicella.
Che contestano come il piano regolatore del porto di Catania sia stato adottato senza recepire “le prescrizioni e raccomandazioni espressamente richiamati nel decreto del Ministero dell’Ambiente, emanato, nei giorni scorsi, in accordo con l’Assessorato regionale ai Beni Culturali”.
Le associazioni chiedono di sapere quale “urgenza” abbia spinto l’Autorità a procedere con un piano basato su un Documento di Programmazione Strategica di Sistema (Dpss) ormai superato, poiché non tiene conto dell’inserimento dei porti di Siracusa e Pozzallo nello stesso sistema portuale.
Le critiche al Piano regolatore del Porto di Catania
Nel comunicato congiunto si critica anche la scelta di non avviare un confronto pubblico con la cittadinanza e le realtà associative. “L’Autorità – si legge nella nota – ha interpretato unilateralmente le prescrizioni delle autorità di tutela, modificando solo quanto ha ritenuto opportuno”.
Preoccupazione per la Scogliera d’Armisi e la foce del Vallone Acquicella. Aree considerate di pregio naturalistico e paesaggistico, che secondo i comitati saranno penalizzate dal nuovo piano. Contestata, inoltre, la concessione di nuove aree a due società della logistica, ritenute “in contrasto con lo stesso PRG e dannose per il rapporto porto-città”.
Il ruolo del consiglio comunale
I firmatari accusano l’Autorità di aver relegato il consiglio comunale di Catania a un ruolo “meramente marginale”, in violazione del principio di leale collaborazione tra istituzioni. E chiedono al Comune di convocare con urgenza una riunione aperta anche ai sindaci di Siracusa, Augusta e Pozzallo, “direttamente interessati dal provvedimento”.
La magistratura
“Per quanto ci riguarda – concludo le associazioni – prendiamo atto della mancata volontà di arrivare a un confronto reale e articolato con la cittadinanza e il territorio”.
“E – continuano – data l’enormità del provvedimento approvato, con un Prp che appare comunque illegittimo nel pianificare aree esterne al perimetro di sua competenza, non ci resta che valutare di adire la magistratura per evitare che si consumi un ennesimo scempio”.
I contenuti del nuovo piano per il porto di Catania sono stati annunciati ieri ufficialmente, parlando di “pagina storica per la Città”.

