Catania, via libera al Piano Regolatore del Porto: “Svolta storica"

Catania, via libera al Piano Regolatore del Porto: “Una pagina storica”

La soddisfazioni del presidente dell'AdSP, Di Sarcina. I rilievi delle associazioni

CATANIA – Dopo quasi mezzo secolo, è stato ufficialmente approvato il nuovo Piano Regolatore del Porto (Prp) di Catania. Il documento strategico, cioè, che ridisegna il futuro dello scalo marittimo etneo, aprendolo alla città. Lo stesso documento che in fase di progettazione aveva suscitato i rilievi delle associazioni ambientaliste e dei comitati civici.

Piano regolatore del Porto di Catania, il render
Piano regolatore del Porto di Catania, il render

La delibera

La delibera del Comitato di gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale completa un iter complesso avviato nel dicembre 2024, che ha coinvolto i ministeri del Trasporto e dell’Ambiente, la Regione Siciliana, il Comune di Catania e numerosi enti tecnici e ambientali. I pareri sono stati recepiti nella versione finale del piano approvato.

Dopo quasi cinquant’anni dal vecchio Prp siamo riusciti, con un lavoro di squadra, a ottenere in tempi record un nuovo piano che cambierà il volto del porto – ha dichiarato il presidente dell’AdSP, Francesco Di Sarcina – Catania potrà contare su un’infrastruttura moderna, sostenibile, tecnologica e aperta ai cittadini. Sarà un porto competitivo e accogliente, motore di sviluppo e luogo di incontro tra città e mare”.

Un porto moderno

Il nuovo Prp nasce da una pianificazione che guarda ai traffici previsti fino al 2040 e prevede un’ampia area crocieristica di 84mila metri quadrati, con quattro accosti per navi oltre i 340 metri di lunghezza.

Sullo sporgente centrale sorgerà la nuova Stazione Marittima, un edificio da 5mila metri quadrati, autosufficiente dal punto di vista energetico grazie a sistemi basati su energie rinnovabili, capace di accogliere fino a un milione di passeggeri l’anno.

Piano regolatore del Porto di Catania, il render
Piano regolatore del Porto di Catania, il render

Il nuovo Waterfront comprenderà una Promenade lunga oltre 17 ettari, che collegherà il porticciolo turistico nei pressi della stazione ferroviaria al porto Nuovo e al molo Crispi. A questi si aggiungeranno 3 ettari dedicati alla cantieristica navale, con nuovi spazi per la manutenzione e il diporto.

Una Darsena per 700 yacht

Cuore della trasformazione sarà la Darsena Yacht, destinata a oltre 700 imbarcazioni da 4 a 120 metri di lunghezza. L’area offrirà servizi per la nautica e un nuovo polo della cantieristica, oggi penalizzata dalla carenza di spazi. Anche i pescherecci avranno una nuova zona dedicata, dotata di servizi e strutture per il ricovero delle attrezzature.

Mobilità e rigenerazione urbana

Il piano include un’opera di ricucitura tra porto e città: una nuova viabilità di 10 metri di larghezza correrà in parallelo a via Domenico Tempio, fino a piazza Borsellino, migliorando l’accesso e la mobilità urbana. È inoltre prevista la realizzazione di un sottopasso per decongestionare la trafficata rotatoria del Parco del Faro, collegando direttamente il porto con l’Asse dei Servizi e l’autostrada.

Tutela ambientale

Attenzione è stata posta alla sostenibilità ambientale, con riguardo alle aree di ampliamento a nord e sud del porto. Il piano ha recepito le prescrizioni del Comune di Catania e le indicazioni emerse durante la Valutazione Ambientale Strategica (VAS), riducendo i volumi edificabili e potenziando le tutele paesaggistiche e ambientali.

Piano regolatore del Porto di Catania, il render
Piano regolatore del Porto di Catania, il render

I primi lavori

Nei prossimi mesi partiranno i primi interventi di riorganizzazione degli spazi portuali, con la progressiva rimozione dei mezzi commerciali dalle aree del waterfront e l’apertura delle zone riqualificate ai cittadini.

Vogliamo che il porto diventi un luogo vissuto, aperto, inclusivo – ha concluso Di Sarcina – Saranno tutelati i lavoratori e le imprese, che potranno crescere insieme a questo progetto di rilancio. È una pagina storica per Catania”.

Le associazioni

Il Comitato Parco Territoriale Monte Po-Vallone Acquicella, Lipu, Volerelaluna – associazioni che in questi anni hanno monitorato l’attività di progettazione – avevano rivendicato, nei giorni scorsi un dato: “Il 9 ottobre scorso – avevano scritto in una nota – è stato emanato il decreto del Ministero dell’Ambiente che approva la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del Piano Regolatore del Porto (PRP) di Catania. L’approvazione – hanno sottolineato – è accompagnata da diverse condizioni e prescrizioni che accolgono buona parte delle osservazioni formulate nel mese di febbraio da alcune associazioni ambientaliste e socio-culturali catanesi“.


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