Picanello Connection, sei arresti: | sequestrata una tonnellata di "erba" - Live Sicilia

Picanello Connection, sei arresti: | sequestrata una tonnellata di “erba”

Tutti i nomi degli arrestati.

Operazione della Polizia
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CATANIA. Picanello Connection. E’ questo il nome scelto per l’operazione portata a termine dalla Squadra Mobile di Catania con il coordinamento della Dda di Catania questa mattina. Ricostruiti i legami tra i grossisti del narcotraffico Angelo Morabito e Giuseppe Portale di Picanello e i fornitori albanesi. La polizia – dopo un delicato lavoro investigativo di pedinamento e ascolto delle cimici – è riuscita a intercettare un imponente carico di marijuana. Una tonnellata di “erba” è finita sotto sequestro.

L’input investigativo è arrivato dalle dichiarazioni dell’ex soldato dei Nizza di Librino Salvatore Cristaudo. Sono partite le intercettazioni (prontamente autorizzate dalla magistratura) che hanno portato a scoprire che il 25 novembre a Catania sarebbe arrivato un grosso “carico”. Il gruppetto, composto da Morabilto, Portale, Santo Russo (detto Sucamovvu), Antonino Napoli, Natale Pulvirenti e Girolamo Zappalà (Gino Tigna nella malavita), era in fibrillazione.

Portale e Zappalà, giovedì scorso, lasciano Catania alla volta della Calabria. I poliziotti della Narcotici li tallonano a distanza. I due viaggiano in auto verso la Calabria percorrendo l’autostrata A3 Salerno Reggio Calabria. Il giorno dopo, il 25 novembre appunto, Portale viene nuovamente monitorato. A bordo della stessa auto – sempre sulla Salerno Reggio Calabria – “scortava” una camion Nissan Atleon. Per gli investigatori la droga si trova all’interno del mezzo. 

La Squadra Mobile predispone una rete di vedette con lo scopo di bloccare il carico di stupefacente. Il camion entra in un residence a Mascali all’interno di un residence dove Portale ha un appartamento. A quel punto scatta il blitz: in un primo momento gli agenti della Narcotici fermano Portale, Pulvirenti e Zappalà che erano a bordo del mezzo Nissan. Pochi istanti dopo arriva una Fiat Scudo, che sarebbe servita per “spostare” con più facilità la droga. Nel camion erano stipati (occultati all’interno di alcuni mobili) 33 involucri di cellophane trasparente del peso ciascuno di 33 chili di marijuna. Il totale ha fatto salire l’asticella della bilancia a mille chilogrammi. Il valore di mercato è di 3 milioni di euro. I sei indagati sono rinchiusi nel carcere di Piazza Lanza, l’accusa è di traffico di droga, con l’aggravante del grosso quantitativo.

“Ringrazio il procuratore Zuccaro e il sostituto Liguori per l’importante apporto e supporto alle indagini” – ha detto il Questore Marcello Cardona, all’apertura della conferenza stampa. L’ingente quantitativo di droga fa capire il florido giro d’affari dei grossisti del narcotraffico. Portale e Morabito sono tra i più importanti “fornitori” di piazze di spaccio e anche di gruppi criminali dediti al traffico di droga. “Un carico del genere significa che il gruppo aveva a disposizione il denaro necessario – ha spiegato Salvago – e molte volte l’ordine arriva dopo che sono state concluse le commesse con spacciatori e clan”. Il committente potrebbe aver pagato in anticipo. Il sequestro di oggi, dunque, ha avuto come effetto (anche se indiretto) di aver creato un danno economico e finanziario alle organizzazioni di spaccio che si rifornivano dai “grossisti di Picanello connection”.

I NOMI DEGLI ARRESTATI.

Angelo Morabito, 42 anni;
Giuseppe Portale, 45 anni;
Santo Russo (detto Sucamovvu), 41 anni;
Antonino Napoli, 50 anni;
Natale Pulvirenti, 54 anni;
Girolamo Zappalà (detto Gino Tigna), 56 anni.


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