Piparo: "Il mio Ferragosto a stigghiole e champagne"

Piparo: “Il mio Ferragosto a stigghiole e champagne”

Una chiacchierata allegra e malinconica sull'onda della nostalgia.
ESTATE PALERMITANA
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2 min di lettura

Dove sarai per Ferragosto?
“A casa, così i ladri mi trovano apparecchiato”.

Va bene, Salvo Piparo, poeta dell’anima verace di Palermo, ma adesso parlaci un po’ del Ferragosto e delle nostre estati.
E Salvo prende quota. Affronta la pista dell’ironia. Decolla con leggerezza. Vola, in un tripudio di ‘aneddoti fantastici e viri chi manci’ che disegna l’estate palermitana, tra fasti nostalgici e attualità.

Dunque?
“Dunque, fammi pensare. A Ferragosto c’è sempre della classe, anche nella vastasaria. Ecco, un tocco di classe non manca mai. Un candelabro sotto la tenda…”.

… Che così rischia di prendere fuoco.
“Giusto, meglio fuori dalla tenda. C’è il falò. Poi ci sono quelli che riempiono il portabagagli di dodicimila casce di birra e, a mezzanotte, ti offrono un bicchierino di whisky giapponese, prodotto sulle Alpi dal nonno di Heidi”.

Contrasti, sempre e per sempre.
“Il mio Ferragosto ideale è a stigghiole e champagne. E chi può dimenticare le schitarrate romantiche davanti al falò?”.

Eri un adolescente romantico, tu?
“Più che altro scanzonato, con tanto amore per quello che c’era intorno. Ricordo la guerra delle fette di molone, scritto come te lo dico, per piacere. Lo sfottò. Le prime imitazioni della zia, del nonno… Le secchiate, i palloncini con l’acqua e la comitiva…”.

Ma ti stai gasando, Salvo?
“Certo, c’era una forma d’amore familiare che, oggi, si è un po’ perduta. Oggi, ognuno sta per i fatti suoi”.

Sento vibrare i cristalli della malinconia.
“Basta che non si rompono. Ora non è più come una volta, anche se io sono un uomo felice, con la mia famiglia e viviamo emozioni più intime”.

Il ricordo dei ricordi?
“La tagliata del molone, sempre scritto come te lo dico io. L’anguria è un’altra cosa di un altro mondo. Un colpo per spaccarlo a metà. Attipo Karate Kid”.

E si mangia tanto.
“Noi la chiamiamo la mangiatina, con rispetto parlando. Comincia a pranzo e finisce all’alba”.

L’alimento sovrano?
“La pasta con l’aglio e l’oglio, come te lo dico io, mi raccomando. Piena di aglio che ammazza tutti cuosi. Ora che ci penso, nelle nostre vicende, c’è un dettaglio che non manca mai”.

Quale?
“La cronaca nera”.


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