CATANIA – Un “volano per incrementare la mobilità ciclabile cittadina, fornendo ai catanesi – ma anche ai turisti – la possibilità di usufruire di una rete ciclabile più estesa, sicura e attrezzata“. A Catania si torna a parlare della pista ciclabile del lungomare. Stavolta per spendere 1,28 milioni di euro in arrivo dal ministero dei Trasporti per via di un decreto di agosto 2020. Fino al 30 maggio 2023 è aperta una manifestazione di interesse per la “realizzazione delle ciclostazioni urbane“, oltre che la messa in sicurezza del percorso ciclabile già esistente e il suo prolungamento fino a via Villini a Mare. E cioè fino al confine con il territorio del Comune di Aci Castello, dove dovrà sorgere un nuovo parcheggio scambiatore.
Ai 2,5 chilometri già esistenti, dunque, se ne aggiungeranno altri 1,2. Portando la lunghezza complessiva della pista per biciclette che guarda il mare a 3,7 chilometri. Prima di aggiungere il tracciato nuovo, però, è necessario mettere in sicurezza quello esistente. E superare le criticità che la direzione Lavori pubblici, nella relazione tecnica del progetto, non fatica a elencare. Prima fra tutte il “transito di veicoli non autorizzati all’accesso in tale area”. Spesso scooter, il cui passaggio sulla lingua d’asfalto blu che collega piazza Europa con piazza Mancini Battaglia viene con solerzia documentato sui social network.
Le criticità della ciclabile
Che i veicoli a motore approfittino della ciclabile, però, non è l’unico dei problemi: un po’ il “maggiore degrado dello strato superficiale” dovuto alla salsedine, un po’ “lo stato fessurativo longitudinale e trasversale” che caratterizza la pista e che “non consente più di garantire il permanere dei parametri ottimali caratteristici di aderenza“. Un bel problema per un’opera tutto sommato giovane: la sua realizzazione era stata annunciata nel 2014 dall’allora sindaco Enzo Bianco, e l’opera era stata inaugurata nel 2016, anche se ancora parzialmente incompleta. Costo complessivo? All’inizio era stato stimato di 196mila euro. In corsa, poi, era stato necessario integrare la dotazione economica dell’opera con altri 300mila euro.
Il nuovo progetto
Oggi, con 1,28 milioni, non si tratta solo di allungare il percorso. Nel progetto sono previste anche due ciclostazioni: una in piazza Candido Cannavò, in cui la ciclabile prima o poi arriverà (“è prevista la realizzazione del prolungamento”, si legge), e che nel frattempo è già frequentata dai cicloamatori anche senza corsia riservata; l’altra in piazza Nettuno, in corrispondenza delle aiuole che guardano a via del Rotolo.
Nelle idee del Comune, non dovrebbero essere unicamente dei parcheggi: ogni ciclostazione dovrebbe garantire la possibilità, ai ciclisti, di fare piccole e grandi riparazioni. E di usufruire di pompe di gonfiaggio in self service. Lungo il percorso, poi, dovrebbero essere installate anche cinque “pensiline smart”, con la possibilità di ricaricare ciascuna cinque biciclette elettriche sfruttando l’energia fotovoltaica.
Per capire chi dovrà realizzare i lavori si attende l’esito della manifestazione d’interesse: venti delle aziende che si presenteranno, anziché le cinque obbligatorie per legge, saranno poi invitate a partecipare alla procedura negoziata. Chi proporrà il prezzo più basso, partendo dalla base d’asta di 1,28 milioni, avrà sei mesi di tempo per ultimare i lavori.