PALERMO – “Adesso è davvero troppo. Più di trenta notti al buio in un quartiere intero sarebbero una vera e propria emergenza in qualunque altra città. Qui invece il tempo passa senza che nulla venga fatto. In compenso, le rapine, i furti e le aggressioni, sono all’ordine del giorno”. Le parole di Mario Musumeci, residente a pochi metri da piazza Giulio Cesare, sono amarissime.
Come lui, centinaia di cittadini si ritrovano, dal 22 giugno, a convivere con l’oscurità. Dopo l’incendio che ha coinvolto la cabina elettrica di via Santa Rosalia, una traversa di via Roma, più di 350 punti luce sono andati in tilt, facendo piombare nelle tenebre più di venti strade del quartiere Oreto-Stazione. L’impianto è stato distrutto dalle fiamme e i danni, come hanno accertato i tecnici di Amg Energia, ammontano a circa cinquantamila euro.
L’intervento di ripristino, da effettuare insieme all’assessorato alle Infrastrutture del Comune, sembra ancora lontano. Sono infatti tuttora in corso accertamenti e verifiche sulla staticità, vista l’estrema vicinanza con una scuola media: “Si tratta di un intervento delicato – ribadisce il presidente di Amg Energia, Giampaolo Galante – in cui sono coinvolti più soggetti. E’ ancora in corso la stima esatta dei danni, ogni aspetto deve essere valutato anche dall’assessorato”.
Insomma, i tempi non saranno brevi. E l’esasperazione cresce. Al punto che il titolare di un B&B ha pubblicato su Facebook una lettera aperta al Comune, chiedendo una soluzione celere: “Ma secondo voi può rimanere la piazza della stazione centrale di Palermo senza luce per 4/5 mesi dell’anno coincidenti con tutta la stagione estiva nell’anno in cui Palermo si definisce Capitale della Cultura? – scrive Alfonso Moscato -. Vi ricordo che si sono già verificati e continuano a verificarsi gravi episodi di furti e risse e che questa situazione incoraggia i malviventi che nelle loro attività sono coperti dall’oscurità. Inoltre – prosegue – la piazza è la porta d’ingresso della città stessa infatti qui arrivano i bus dall’aeroporto e tutti i treni, vi è la stazione dei taxi e a due passi quella dei bus e vi sono diverse aziende che erogano servizi di ristorazione e di ricettività alberghiera ed extra alberghiera che in questo momento non riescono a lavorare come dovrebbero. Questa situazione è diventata insostenibile”.
Decine di residenti, inoltre, sono pronti a firmare una petizione, altri vogliono rivolgersi al prefetto: “Qui deve tornare la luce – dicono – è diventato un problema di ordine pubblico”. “Non stiamo parlando della piazzetta di un quartiere periferico – sottolinea Francesco Zummo – ma della stazione centrale di Palermo. Dove si verificano cose simili, in piena estate, con la città piena zeppa di turisti?”.
Una domanda che si pone anche Martina Napoli: “Siamo abbandonati, è come vivere nel Bronx. Due sere fa sono stata pedinata da un uomo in via Sebastiano La Franca, mentre tornavo a casa. Deve per forza accadere qualcosa di terribile prima che si trovi una soluzione? Come se non bastasse la presenza di prostitute e i frequenti furti che già da tempo si verificano nella zona. Anche per attraversare la strada si rischia la vita”.