“Finalmente -ha detto il sindaco Pogliese- si è fatta chiarezza su una questione controversa causata da una legge sbagliata, restituendo ai sindaci di Catania e Messina il compito di presiedere il consiglio di amministrazione del massimo ente culturale della città. Un obiettivo importante che abbiamo sollecitato insieme alla forze sociali e culturali cittadine per rafforzare il nostro teatro, raggiunto grazie soprattutto all’impegno del presidente Miccichè, dell’assessore regionale Manlio Messina, degli onorevoli Elvira Amata e Gaetano Galvagno e di tutti di deputati che l’hanno votata, che hanno rimosso l’errore di una norma del 2016 che toglieva ai sindaci, organo di massima espressione democratica sul territorio, l’indispensabile ruolo di coordinamento.
Siamo stati sempre consapevoli che il destino di Catania e la musica di Bellini siano un’unica cosa: un teatro che vive grazie all’impegno e alla professionalità, delle maestranze e degli orchestrali di una delle istituzioni culturali più belle e importanti d’Europa. ll gioiello acustico del Sada, lo splendido monumento di proprietà del Comune, deve tornare centrale nell’offerta musicale nazionale e regionale.
Un percorso di rinascita che trova ora riscontro in questa norma dell’Ars –ha aggiunto il primo cittadino etneo- che legittima ancora di più il nostro concreto impegno per la ripresa del teatro, mostrato con un contributo economico straordinario inserito nel bilancio della Città Metropolitana, evento mai accaduto per l’ ente ex provincia e con un fondo del Comune speso per la comunicazione turistico – culturale del Teatro Massimo Bellini. Anche questo un fatto inedito per gli ultimi anni, con il Comune che nonostante la condizione di dissesto finanziario che abbiamo ereditato -una difficoltà che qualcuno per convenienza tende a dimenticare- riesce finalmente a dare una mano al nostro teatro per illuminare di radiosa armonia Catania e la Sicilia”.