PALERMO – Si è dimesso il direttore generale del Policlinico Renato Li Donni. Dal primo marzo lascerà il suo ruolo a capo dell’azienda ospedaliera universitaria. E così, come anticipato ieri da Livesicilia, inizia il valzer delle nomine e delle poltrone nella Sanità siciliana. “Le motivazioni – spiega Li Donni – sono strettamente personali e non hanno nulla a che vedere con indagini che riguardano i titoli dell’attuale manager del Civico Giovanni Migliore. Lì sta lavorando la magistratura e farà del suo meglio, come sempre. E non è nemmeno una questione di bilanci: lascio un’azienda sana con i conti in ordine e i bilanci in pareggio”.
Renato Li Donni
Le dimissioni di Li Donni, adesso, liberano una casella di primo piano nel settore. E del resto, era stato lo stesso presidente della Regione Rosario Crocetta, poco meno di due settimane fa, a “riaprire” al risiko degli incarichi. “E’ giunto il momento – disse – di verificare chi ha fatto e chi ha fatto male. E avere il coraggio di ‘tagliare’ chi non ha operato al meglio”.
Proprio in queste ore l’assessore alla Salute Baldo Gucciardi è impegnato in riunioni molto delicate. Sul tavolo, stando ai rumors provenienti dall’assessorato, proprio la ridistribuzione delle nomine. Del resto, un primo segnale di questo “domino” delle poltrone era stato rappresentato dall’addio, a capo del dipartimento per la Pianificazione strategica di Gaetano Chiaro e il passaggio dell’interim al burocrate che fino a quel giorno era stato a capo del dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico (Dasoe), Ignazio Tozzo.
Una condizione per sua natura temporanea. E da quel momento, in effetti, il governo regionale ha iniziato a ragionare sul nuovo dirigente generale. E a dire il vero, c’era già una idea molto chiara: quella di chiamare su quella poltrona l’attuale manager dell’Asp di Trapani, Fabrizio De Nicola. Una idea naufragata contro le difficoltà burocratiche per la nomina di un esterno e anche, pare, proprio per i “mal di pancia” di tanti dirigenti di ruolo. Così, molto probabilmente a ricoprire quel ruolo sarà l’attuale capo di gabinetto di Gucciardi, Marina Valli.
Ma il nome di De Nicola potrebbe tornare alla ribalta proprio in queste ore. E proprio a causa dell’addio di Li Donni al Policlinico di Palermo. È lui, infatti, il direttore generale più quotato per andare a guidare l’azienda. Una scelta che, come abbiamo descritto, libererebbe la guida dell’Asp di Trapani, probabilmente, all’attuale direttore sanitario di Villa Sofia, Giovanni Bavetta.
Il valzer, insomma, è iniziato. E non è solo una questione di nomi. Molti dei contratti degli attuali manager sono infatti in scadenza. Ma da aprile non sarà possibile sottoscrivere nuovi incarichi da direttore generale, visto che si entra nel “semestre bianco” in cui sarà possibile, al massimo, nominare commissari straordinari che potrebbero però essere sostituiti con l’avvento del nuovo governo. Le “nuove nomine” di dirigenti attualmente in carica altrove, invece, garantirebbero la possibilità di assicurarsi nuovi contratti di durata anche triennale. A patto, però, che il contratto sia firmato prima della fine di aprile.
E il balletto è appena iniziato. E non riguarderà solo il Policlinico palermitano. Anche in quello di Messina sarà necessario scegliere il nuovo manager dopo le dimissioni di Marco Restuccia. C’è già una terna pronta, ma il più quotato sembra l’attuale manager dell’Asp messinese, Gaetano Sirna. A quel punto, nuova casella libera. Per nuovi incarichi. Che potrebbero coinvolgere anche il Civico di Palermo, da dove migliore potrebbe migrare verso il nuovo Irccs che dovrà nascere all’ospedale dei bambini, e altri ospedali e Asp di Sicilia. Siamo solo all’inizio.
