Trattative in atto a Bruxelles. L’obiettivo è sbloccare fondi per milioni di euro per la costruzione e l’ampliamento di importanti opere in Sicilia. A farsi carico dell’operazione Salvatore Iacolino e Giovanni La Via, europarlamentari nelle file del Pdl, che ieri hanno incontrato il capo di gabinetto del Commissario e la dirigenza generale affari regionali della Commissione Europea.
Per quanto riguarda le opere già in cantiere, già nelle prossime settimane dovrebbero essere sbloccati fondi per un ammontare di 321 milioni di euro, fondi che, in base alle dichiarazioni dei due pidiellini, renderebbero possibile la fine dei lavori sulla Agrigento – Caltanissetta.
Altra storia invece per i progetti da iniziare e co-finanziare. Si tratterebbe del porto di Augusta e dell’interporto, ovvero un complesso organico di strutture e servizi integrati e finalizzati allo scambio di merci tra le diverse modalità di trasporto, che dovrebbe sorgere a Termini Imerese.
“L’approvazione dei co-finanziamenti di Augusta e Termini Imerese é ferma da mesi – affermano Iacolino e La Via – perché le autorità regionali non hanno chiarito l’aspetto degli aiuti di Stato con la dirigenza concorrenza della Commissione. Una semplice notifica potrebbe sbloccare entrambi i progetti, favorendo così il concreto sviluppo del nostro territorio e la creazione di nuovi posti di lavoro”.
Nei prossimi giorni Iacolino e La Via incontreranno il commissario europeo Almunia, per verificare eventuali problematiche legate alla concorrenza nelle due località, e subito dopo il Ministro Passera: “E’ importante sottoporre alla sua attenzione – continuano i due europarlamentari – la situazione del Porto di Augusta e della necessità di creare – con il Porto di Catania e l’interporto Catania-Bicocca – quella Piattaforma Logistica della Sicilia Sud Orientale che é rimasta da troppi anni lettera morta nei documenti regionali”.
Non mancano le critiche sulla gestione dei fondi comunitari da parte dell’attuale governo regionale: “Lo spreco delle risorse disponibili e non utilizzate con progetti concreti – ha detto Giovanni La Via – è di quasi due miliardi di euro, ed è evidente che qualcosa non va nella struttura amministrativa regionale, ma non possiamo rischiare di compromettere in maniera irreversibile tutti gli sforzi per dotare la Sicilia di quelle necessarie infrastrutture per guardare al futuro con maggiore ottimismo.”
“La sfida del prossimo Governo regionale – conclude invece Iacolino – dovrà essere incentrata sul pieno ed efficiente utilizzo dei fondi comunitari e strutturali a vantaggio di infrastrutture e crescita.”