PALERMO – Il bacino da 50 mila tonnellate galleggiante nella acque del porto di Palermo è stato disancorato e spostato per il successivo trasferimento al porto di Yalova (Turchia).
Così, dopo anni di polemiche, è di nuovo fruibile un’ampia porzione dello specchio d’acqua del porto. E’ stato scongiurato che il bacino potesse deteriorarsi e affondare a causa della mancata utilizzazione, con conseguente danno ambientale.
Le operazioni
Le operazioni si sono svolte questa mattina e sono durate quattro ore. La manovra, che ha visto impegnati, tra l’altro, 4 rimorchiatori, i piloti e gli ormeggiatori del porto, è stata supervisionata della Capitaneria di porto di Palermo, che, anche in questa occasione, ha operato in piena sinergia con l’Autorità di Sistema Portuale, assicurando la piena efficienza di tutti i servizi tecnico-nautici.
Per tutta la mattinata lo specchio d’acqua nella zona è stata interdetta sia in entrata che in uscita. Alla fine si è chiusa una complessa vicenda che da molti anni vedeva impegnati, in vari tentativi di soluzione, i diversi enti coinvolti, tra i quali la Regione e l’Autorità di Sistema Portuale.