Pratiche archiviate illecitamente |Piante e fiori per il funzionario - Live Sicilia

Pratiche archiviate illecitamente |Piante e fiori per il funzionario

Ad usufruire del patto corruttivo un commercialista ed un imprenditore giarresi.

le carte della magistratura
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CATANIA. Decine di piante e fiori per adornare il giardino di casa e fare qualche regalo di Natale. Sarebbe stata questa l’incredibile contropartita ottenuta da Rosa Maria Trovato, la responsabile dell’ufficio legale e contenzioso dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Catania, per macchiarsi della pesante accusa di corruzione. L’indagata, scelta come braccio destro dal dirigente responsabile dell’Itl, Domenico Amich, non per competenze specifiche ma per il rapporto di complicità tra i due, secondo quanto emerge dall’inchiesta Black Job, avrebbe archiviato in modo illegittimo sei procedimenti sanzionatori. A beneficiare dell’intervento della funzionaria due giarresi, il commercialista Giovanni Patti e l’imprenditore Orazio Emmanuele, quest’ultimo operante nel settore balneare e vivaistico. Oltre 10mila euro le somme complessivamente risparmiate dai due indagati, accusati di concorso in corruzione. A subire la prima ispezione delle Fiamme Gialle della Compagnia di Riposto, nell’estate del 2014, lo stabilimento balneare Luna Rossa di Fondachello, frazione di Mascali. Tre le sanzioni amministrative inflitte, pari a 6.800 euro, per le due violazioni accertate, un lavoratore in nero ed un lavoratore per cui non era stato regolarizzato un giorno di lavoro. Alcuni mesi dopo è il commercialista a ricevere la visita dei finanzieri. Accertate anche qui alcune irregolarità sui redditi e sui rapporti di lavoro. Quasi 4mila euro l’ammontare della sanzione irrogata. I sei illeciti amministrativi sarebbero stati archiviati dalla funzionaria senza la necessaria comunicazione al Comando della Guardia di Finanza ripostese, che aveva compiuto le ispezioni. Altri cinque illeciti contestati ad Emmanuele per un secondo lido balneare, secondo l’accusa, sarebbero stati invece procrastinati.

LE INTERCETTAZIONI. “…ma lei che ha fatto, l’ha messo in regola? (…) mi scusi, e perché l’ha messo in regola? (…) e allora c’è l’ammissione di colpa, scusate…e l’ha messo in regola lo stesso giorno, come se fosse un lavoratore dipendente, scusi, mi scusi se era uno della cooperativa, e lei dice che era una cooperativa, perché l’ha messo in regola?…”. Così Rosa Maria Trovato rispondeva, intercettata, nel proprio ufficio a Giovanni Patti ed Orazio Emmanuele, giunti per chiedere l’archiviazione dei procedimenti aperti. In un primo momento la funzionaria dichiara l’impossibilità di evitare il pagamento, salvo poi aderire alla scappatoia proposta da Patti, consistente nel simulare una regolare posizione all’Inail, anche se in realtà non documentabile.

Patti: “…uscisse fuori una posizione Inail, no dico, però…eh eventualmente uno…”

Trovato: “…ma me la deve, ma me la deve portare ora…”

Patti: “…io dico eventualmente in sede non faccio due cose, non me ne vado in Tribunale sicuramente…, però se ci fosse questa cosa qua, allora…”

Trovato: “…se c’è..e lei me la documenta (…) se stiamo facendo…stiamo facendo l’audizione perché se ci sono elementi diversi si possono integrare gli elementi diversi…”

Patti: “…lei scriva che ci rifacciamo agli atti ecc…”

Trovato: “…e agli scritti difensivi…”

Patti: “eventualmente che chiediamo la dilazione…”

Trovato: “ah ok…”

Alla notizia che l’imprenditore possiede anche un vivaio a Santa Venerina, la funzionaria non nasconde la propria passione per fiori e piante.

Trovato: “mi deve dare il suo numero di telefono sig. Emmanuele perché se io…io amo molto le piante, le cose…probabilmente vengo a prendere quelle cose”. Patti si offre a quel punto di portarla da un amico per rifornirsi.

Pochi giorni dopo la donna giunge a Giarre per incontrare il commercialista e raggiungere il vivaio. Il commerciante di fiori, amico di Patti, si rende disponibile a qualsiasi richiesta. “…gli serve qualche solenopsis?…orchidea? (…) sicuro?…sono tutte a disposizione…non si preoccupi…se vuole ci sono dei bei cymbidium, deve fare qualche regalo?…qualche cosa?…quello che vuole…anthurium…quello che vede…non è un problema…”. Successivamente sarà proprio Giovanni Patti ad usufruire dei favori della funzionaria. E’ quest’ultima ad informarlo che l’ordinanza di archiviazione è pronta e che un collega gliela avrebbe recapitata a Giarre.

Per il gip sarebbero sussistenti i gravi indizi di colpevolezza per i tre indagati. In particolare Rosa Maria Trovato, finita agli arresti domiciliari, avrebbe violato “i doveri di imparzialità, onestà, obiettività, procedendo a fittizie audizioni con i trasgressori, concordando il contenuto dei verbali e sostenendo tesi compiacenti smentite dal contenuto dei verbali ispettivi”. Sospensione dalla professione e dalle attività gestite, rispettivamente, per il commercialista e l’imprenditore.

 

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