AGRIGENTO – La procura di Agrigento ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di undici persone coinvolte in un’inchiesta che ipotizza una serie di irregolarità all’Agenzia delle Entrate al fine di sbloccare l’iter delle pratiche edilizie a Lampedusa.
Gli inquirenti adesso chiedono il processo per funzionari, geometri e intermediari che, secondo l’accusa, avrebbero favorito alcuni professionisti a discapito dei proprietari dei terreni che si rivolgevano ad altri e per questo ritenuti “non allineati” al sistema. La prima udienza preliminare è stata fissata il 10 luglio davanti al gup Giuseppe Miceli.
I fatti al centro dell’inchiesta risalgono al periodo compreso tra il 2017 ed il 2019. Il sostituto procuratore Paola Vetro ha chiesto il rinvio a giudizio di: Alberto Cucchiara, 76 anni; Angelo Favata, 49 anni; Pasqualino Gallo, 59 anni; Natalizia Dell ’ Anna, 60 anni; Crocifissa Gibilaro, 73 anni; Pietro Tuccio, 77 anni; Vincenzo Tuccio, 77 anni; Maria Tuccio, 43 anni; Rosa Lucia Saltalamacchia, 60 anni; Ornella Saltalamacchia, 53 anni e Maria Saltalamacchia, 56 anni. A tutti gli imputati viene contestato il reato di falso in relazione a pratiche di aggiornamento catastale e volture che sarebbero state indispensabili per svolgere lavori edilizi.
Il geometra Cucchiara viene accusato, invece, di aver provato a convincere un commerciante a pagare 9 mila euro ad un funzionario dell’Agenzia delle Entrate (ad oggi ignoto) per il via libera di un aggiornamento catastale ritenuto illegittimo. Allo stesso Cucchiara, insieme a Dell’Anna, Favata e Gibilaro, viene contestato anche il reato di abuso d’ufficio. L’inchiesta, coordinata dalla procura di Agrigento e svolta sul campo dai carabinieri, ha visto la collaborazione dell’Agenzia delle Entrate. Nel collegio difensivo gli avvocati Salvatore Maurizio Buggea, Giovanni Crosta, Salvatore Pennica e Alfonso Neri.
