PALERMO – “Il diritto alla vita e il dovere di proteggere la terra” è il tema della XVII edizione del Premio internazionale “Beato Padre Pino Puglisi”. La cerimonia di premiazione ha avuto luogo al Teatro Politeama con la conduzione sul palco dei giornalisti Roberto Gueli e Sandra Pizzurro. La manifestazione richiama all’attenzione il legame profondo tra la Sicilia e Padre Puglisi, riconoscendo nel suo martirio, la promessa concreta di un futuro migliore.
Il riconoscimento è dedicato ai testimoni di impegno e di promozione sociale e quest’anno si inserisce nel cammino che la Chiesa di Palermo sta tracciando verso il trentennale dell’uccisione del parroco di Brancaccio, il 15 settembre 1993.
È stato ideato da Don Antonio Garau e promosso dall’Arcidiocesi di Palermo in collaborazione con l’Associazione “Giovani 2017 3P Onlus, presieduta da Gemma Ocello. Promosso e prodotto da Panastudio. La realizzazione artistica, tecnica e comunicazione è di Francesco Panasci che firma anche la sigla d’apertura del Premio.
Tra le personalità premiate: Nico Acampora, ideatore di PizzAut, prima pizzeria gestita da ragazzi autistici; Dario Cipolla, consigliere della rappresentanza FAO in Mozambico; Giusto Picone, già professore dell’Università di Palermo e coordinatore scientifico del centro di ricerca di UNIPA “MIGRARE, Mobilità, differenze, dialogo, diritti”; Nello Scavo, giornalista, inviato speciale del quotidiano Avvenire; Andrea Segre, professore ordinario dell’Università di Bologna, promotore della campagna “Spreco Zero” contro gli sprechi alimentari.
La giuria è stata presieduta da Monsignor Corrado Lorefice, Arcivescovo Metropolita di Palermo e composta da Vincenzo Bagarello, Don Antonio Garau, Ignazio Garsia, Gemma Ocello e Roberto Gueli.
“Un Premio – dice don Antonio Garau – cresciuto in questi anni anche grazie all’attenzione per i temi legati alla solidarietà e alla legalità, fino ad affermarsi anche al di là dei confini nazionali. Il prossimo 4 dicembre torneremo sul palco del Teatro Politeama per riaffermare la nostra missione, quella di raccontare le tracce lasciate da Padre Puglisi attraverso il racconto dell’impegno di tanti testimoni”.
Un’attenzione particolare il Premio la riserva anche ai ragazzi provenienti dalle scuole di tutta la Sicilia che il prossimo anno parteciperanno al Premio Puglisi Giovani.
La serata è stata intrattenuta dagli artisti del calibro di Mario Incudine, Ernesto Maria Ponte e la band “I Fil Gud”.