PALERMO – Il testo è scritto. I cinquestelle hanno definito i contenuti della mozione di sfiducia al governatore Rosario Crocetta, domani la bozza sarà sottoposta al gruppo parlamentare di Nello Musumeci, che all’ANSA conferma le intenzioni della vigilia: “Noi la firmeremo, non c’è dubbio”. L’asse M5S-Musumeci conta su 18 parlamentari, 14 pentastellati e 4 del leader de La Destra: numero minimo sufficiente per poter presentare la mozione. Ma non sono escluse altre firme. Qualche deputato del Pds-Mpa avrebbe garantito il suo sostegno, anche se per ora solo informalmente.
Poi ci sono le fibrillazioni nel Pd, ma bisogna vedere se nel gruppo qualcuno uscirà allo scoperto, mentre il Pdl non ha ancora discusso dell’argomento. La mozione sarà caricata nel sistema intranet dell’Ars questa settimana, poi il capogruppo dei grillini all’Assemblea, Giancarlo Cancelleri, chiederà la calendarizzazione dell’atto di sfiducia a Crocetta alla prima riunione utile della conferenza dei capigruppo. In quella sede si potrebbe capire qualcosa in più rispetto ai tempi per l’inserimento del testo all’ordine del giorno dei lavori d’aula. Ma non sarà un percorso semplice. “Avevamo chiesto a Crocetta, prigioniero del suo partito (Pd) di venire in aula a sottoscrivere un patto col Parlamento su alcune priorità da condividere – dice Musumeci – ma non l’ha fatto, anzi ha snobbato l’aula”.
Musumeci ha già incontrato Cancelleri, c’è sintonia sul contenuto della mozione. “Sull’esito in aula, certo, non mi faccio illusioni – aggiunge l’ex eurodeputato – .Il provvedimento ha un forte valore politico, sarà la cartina di tornasole per capire chi esprime il dissenso in maniera ipocrita e chi invece lo manifesta ritenendo l’azione di Crocetta un danno inesorabile per la Sicilia. A quel punto le due Assemblee si metteranno a confronto, ci sarà più chiarezza rispetto alle ipocrisie”.