PALERMO – La raccolta differenziata in Sicilia è inchiodata, di fatto, sempre alla stessa percentuale da due anni: l’Isola è passata dal 51% del 2022 al 55,7% del settembre 2024. I dati sono stati snocciolati dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, nel corso della sua audizione in videocollegamento presso la Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti.
La raccolta differenziata a Palermo e Catania
A pesare sulla percentuale complessiva di raccolta differenziata dell’Isola sono soprattutto le due città più grandi: Palermo e Catania. “Le loro percentuali di raccolta differenziata del 2024 risultano molto basse”, ha spiegato Schifani ai parlamentari guidati dal presidente della commissione Ecomafie Jacopo Morrone.
La raccolta differenziata, che ha comunque fatto registrare “un progressivo aumento” in Sicilia, resta di fatto appesantita dai numeri di Palermo e Catania. I dati delle due città sono riportati nella relazione che il presidente della Regione, nonché commissario per il completamento degli impianti di gestione del sistema rifiuti in Sicilia, ha depositato agli atti dell’audizione. Palermo città è ferma al 16,8%, Catania supera di poco il 35%.
Raccolta differenziata, i dati delle altre città
Il capoluogo di provincia più virtuoso è Ragusa (70,8%), seguito dalle città di Agrigento (69,7%), Trapani (67,2%), Enna (65,9%) e Caltanissetta (61,8%). Messina, terza grande città della Sicilia, è ferma al 55,4%, Siracusa al 50,3%.
Il vecchio Piano rifiuti della Sicilia
Dati che portano Schifani a formulare una precisazione davanti ai commissari: il precedente Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani, approvato nel 2021 (quindi sotto la gestione Musumeci), aveva fissato degli obiettivi di miglioramento del riciclo e di riduzione dello smaltimento in discarica tuttavia questi “ad oggi non sono stati pienamente raggiunti”. Nel marzo 2024 quel piano è stato aggiornato e ora si punta tutto sulla realizzazione dei due termovalorizzatori di Palermo e Catania.
Schifani: “Differenziata sotto la soglia del 65%”
Schifani ha spiegato: “I risultati relativi alla raccolta differenziata sono stati, in generale, inferiori alle aspettative e comunque al di sotto del 65%”. Il risvolto della medaglia sta nel mancato raggiungimento degli obiettivi anche per la percentuale di rifiuti che finisce in discarica. “È rimasta elevata, circa il 70% – ha evidenziato il governatore -, con una riduzione, rispetto al dato iniziale, insufficiente per avvicinarsi all’obiettivo del 10%”.