RAGUSA – Il primo tassello è stato posto. La Passalacqua spedizioni Ragusa vince sul parquet della Lavezzini Parma con il punteggio di 57-79, e supera così il primo turno dei playoff per la conquista dello scudetto del basket femminile 2015/2016. Il prossimo ostacolo della formazione guidata da Gianni Lambruschi non è che la rivale storica, almeno per quanto riguarda le ultime tre stagioni, della compagine biancoverde, ovvero la Famila Schio, che ha superato sempre per due partite a zero Battipaglia, in quello che era probabilmente l’incrocio più morbido di questi quarti di finale.
La gara è stata raramente in discussione per le aquile biancoverdi, le quali hanno iniziato tirando con buone percentuali, ma concedendo forse qualcosa di troppo alle ducali, le quali si sono poggiate soprattutto sull’ottima Clark (chiuderà con 20 punti e oltre il 60% dal campo), mentre dall’altra parte il solito duo composto da Little e Brunson iniziano a fare il bello e cattivo tempo sotto il canestro avversario. Così, dopo un primo quarto abbastanza equilibrato, la Passalacqua spedizioni iniziava ad alzare il volume in attacco, grazie anche alle triple della Consolini e ad un gioco di squadra sempre più incisivo, mentre la difesa di Ragusa era sempre più incisiva, tanto da subire appena 14 punti nel secondo periodo. Dopo il riposo lungo, la Virtus Eirene continuava inarrestabile il proprio cammino, con Brunson e Little letali in attacco ed entrambe molto presenti a rimbalzo, mentre la difesa concede sempre meno a una Lavezzini che non riusciva ad andare oltre ai canestri di Clark. E nell’ultimo quarto Ragusa chiudeva definitivamente la difesa, concedendo nove punti contro i 20 fatti. Finisce 57-79, e ora la supersfida con Schio.
LAVEZZINI PARMA-PASSALACQUA SPEDIZIONI RAGUSA 57-79 (18-19; 32-38; 48-59)
PARMA – Meschi, Bacchini, Zara 10, Giorgi 1, Spreafico 3, De Pretto 6, Trevisan, Ugoka 5, Marangoni 6, Clark 20, Minari, Brezinova 6.
RAGUSA – Consolini 13, Gorini, Valerio, Erkic 11, Ngo Ndjock 6, Gonzalez, Nadalin 11, Little 19, Brunson 16, Micovic 3.
