Rap, l'ultimatum della Cisl: senza accordi stop a doppi turni e domenicali - Live Sicilia

Rap, l’ultimatum della Cisl: senza accordi stop a doppi turni e domenicali

L'intervento della Fiadel-Cisal: le fughe in avanti di altri sindacati non aiutano

PALERMO – “Lo avevamo annunciato e con la coerenza che ci contraddistingue ormai da anni, lo abbiamo fatto, nessun rinnovo degli accordi sul doppio turno di raccolta e sul domenicale, si approvi il bilancio consuntivo Rap 2022”. Ad affermarlo sono Dionisio Giordano segretario generale Fit Cisl Sicilia e Vincenzo Traina segretario aziendale Fit Cisl Rap .

“Da parecchio tempo ci siamo sentiti stretti nella morsa tra il senso di responsabilità verso la città di Palermo e il dovere di tutelare al meglio gli interessi dei lavoratori, stato d’animo rappresentato a più riprese sia alla governance aziendale che negli incontri con l’Amministrazione Comunale. Con l’azienda in difficoltà economico-finanziaria, l’ultima cosa che avremmo dovuto fare era quella di appesantire ulteriormente i costi societari con accordi di secondo livello”, aggiungono. Dalla Fit Cisl sottolineano, “contestualmente però, con la nota carenza di mezzi e personale, senza la sottoscrizione di tali accordi sindacali sul doppio turno di raccolta e sul domenicale, la già palese criticità nei servizi di raccolta in città ne avrebbe ampiamente risentito. E teniamo a precisare che siamo sempre stati sollecitati a porre la firma sugli accordi, altro che azienda sotto ricatto dei sindacati”.

“E ancora, senza polemica ma con mero realismo, molto più semplice per altre organizzazioni sindacali l’essersi defilate dagli accordi nei mesi precedenti, limitandosi a darne le comunicazioni di rito e nulla più. – lamentano -. Decisamente più complicato per chi ha la consapevolezza di rappresentare quasi il 70% dei lavoratori in azienda ed avvertire il peso e la responsabilità delle scelte. Sarebbe l’equivalente di una proclamazione di sciopero alla quale non partecipa nessun lavoratore, anche qui per amor di verità, se noi ritiriamo la firma dagli accordi gli effetti sul campo si avvertono”.

La Fiadel-Cisal: lo stop ai doppi turni penalizza tutti

“I problemi della Rap, la società partecipata del comune di Palermo, non nascono oggi e nemmeno negli ultimi mesi e le improvvide iniziative di alcune sigle sindacali rischiano solo di far finire l’azienda e 1.500 lavoratori in un vicolo cieco. Fermare i doppi turni significa fare rallentare la raccolta dei rifiuti e aumentare l’immondizia per le strade; a pagarne il conto saranno i palermitani, l’immagine della Rap ne uscirà compromessa e verranno vanificati gli sforzi dei dipendenti che giornalmente compiono il proprio dovere con senso di responsabilità e dedizione e che grazie ai doppi turni hanno garantito una città pulita”. Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Felice Cuffaro del sindacato Fiadel-Cisal. “Se oggi Rap si ritrova senza mezzi, senza personale e senza dirigenti – continuano Badagliacca e Cuffaro – è a causa di gestioni societarie passate poco attente ed efficienti. Oggi bisogna affrontare gravi criticità che richiedono uno sforzo corale per salvare l’azienda; non c’è alcun bisogno invece di colpi di testa e fughe in avanti che minano l’unità dei sindacati e dei lavoratori che è invece necessaria per evitare il fallimento di Rap, ottenere il risanamento dei conti e dotarsi di un serio piano industriale di rilancio”.

La Cgil: si apra un tavolo per affrontare i problemi della Rap

Siamo lieti di constatare che anche la FIT CISL, il sindacato più rappresentativo in RAP, si sia allineato con la presa di posizione della FP CGIL già evidenziata in precedenti occasioni nella cronaca cittadina – dice Riccardo Acquado –, cosi come dopo anche la UILTrasporti, affinchè si affrontino in un tavolo comune le problematiche che di certo non possono essere tradotte con mere pezze d’appoggio, come la firma degli accordi decentrati sulla produttività o doppi turni che durano da quasi due anni, per sopperire alle carenze strutturali che ancora non sono colmate dal comune. Abbiamo da tempo preso atto che i tavoli istituzionali sono divenuti solo momenti conviviali dai quali dovevano, invece, uscire soluzioni e mantenimenti di impegni del socio a garanzia della stabilità del servizio pubblico della gestione rifiuti e dell’integrità economica e finanziaria di RAP. Il senso di responsabilità delle organizzazioni sindacali, più volte richiamato, non dipende di certo da quante volte sono stati derogati gli accordi di secondo livello in surroga alla concretizzazione degli impegni politici su RAP, piuttosto di tutte le volte che un autocompattatore sia uscito in servizio non al meglio delle proprie condizioni e con il personale “incoraggiato” a non prendersi le ferie pur di portare a casa un pezzo di pane in più.

Rimaniamo quindi in attesa, continua l’esponente FP CGIL Riccardo Acquado, di una celere risluzione dei problemi principali ad incominciare dall’approvazione del bilancio consolidato del 2022, dalla ricapitalizzazione del capitale sociale, dall’approvazione del piano industriale 2024-2026 e dalla conseguente autorizzazione delle assunzioni di autisti e operatori con procedure selettive che sono ferme al palo.

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