ACI SANT’ANTONIO (CT) – Sequestrati nella propria casa. Un padre impotente ma con l’unico obiettivo di proteggere la sua figlia. E’ il racconto dell’orrore di una rapina avvenuta ieri in una villa di Aci Sant’Antonio nella frazione di Santa Maria La Stella. Non è accaduto nel pieno della notte, ma appena dopo il tramonto. Tre individui, incappucciati, si sono introdotti in casa ed hanno legato con delle fascette ai polsi i proprietari, un uomo e una bambina facendoli inginocchiare a terra e minacciandoli con spranghe di ferro. Per paura che i malviventi potessero fare del male alla piccola il genitore ha consegnato ai rapinatori la chiave della cassaforte e tutto quanto di valore aveva in casa. L’unico desiderio è che l’incubo terminasse al più presto. La bimba in preda alla paura, urlava a squarcia gola: “Aiuto”.
Una scena raccapricciante quella che si è presentata davanti agli occhi dei carabinieri allertati da una chiamata al 112. In pochi minuti i militari inviati sul posto si sono resi conto che la segnalazione era vera: le grida di una bambina e il rumore assordante di un flex confermavano quanto raccontato al telefono alla sala operativa. Superato il cancello d’ingresso e il vialetto, sono riusciti ad avvicinarsi all’ingresso posteriore. E’ scattata l’operazione che aveva come target primario quello di salvare gli ostaggi.
Cinturata la villa i carabinieri hanno fatto irruzione all’interno mettendo in fuga i rapinatori. Il primo dopo una breve colluttazione è stato bloccato immediatamente. Gli altri due complici riuscivano a dileguarsi. Arrivate altre pattuglie in soccorso sono state avviate le ricerche. In poco tempo sono scattate le manette anche per i due fuggiaschi: uno è stato localizzato sul tetto che tentava di nascondersi tra le tegole, il terzo che si era lanciato dal primo piano cadendo rovinosamente a terra, è stato identificato grazie ai rilievi sulla scena del crimine.
Dietro le sbarre del carcere di Piazza Lanza sono finiti Giovanni Greco, 34 anni, catenoto, Francesco Di Martino, 41enne di Aci Sant’Antonio e un 30enne, catenoto, di cui sono state fornite solo le iniziali M.A. Il bottino composto da 2000 euro in contanti e vari monili d’oro è stato recuperato e restituito al legittimo proprietario.
Padre e figlia sono stati immediatamente liberati. I due, naturalmente sotto shock, hanno riportato fortunatamente solo qualche escoriazione ed ecchimosi. Difficile sarà dimenticare quegli attimi di terrore, legati e inginocchiati davanti a tre uomini incappucciati armati con una sbranca di ferro. Ci vorrà tempo, soprattutto per la piccola ma coraggiosa bambina a tornare a sentirsi al sicuro nella propria casa.