01 Settembre 2021, 14:19
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PALERMO – Non era una furbetta del reddito di cittadinanza, ma non è stato facile dimostrarlo. Alla fine l’inchiesta è stata archiviata, dopo che era scattato un sequestro d’urgenza.
Sono state le indagini difensive dell’avvocato Lucio Vetrano a fare emergere che la donna p stata vittima di un raggiro. Risultava che avesse omesso di dichiarare vincite al gioco per 30 mila euro ed invece si è scoperto che il suo conto corrente così come una carta prepagata erano stati craccati.
Quando si compila la domanda per ottenere il reddito di cittadinanza bisogna dichiarare eventuali vincite perché fanno decadere il diritto al sostegno economico. Risultava che C.G. avesse omesso di essere stata baciata dalla fortuna incassando oltre 30 mila euro. Il profilo che veniva fuori era quello di una scommettitrice incallita, intestataria di 40 conti gioco su cui erano transitati, fra soldi per le puntate e vincite, oltre 54 mila euro in due anni.
Il legale ha chiesto i report delle giocate alle società, scoprendo che gli indirizzi Ip riconducevano a luoghi diversi da Palermo, città dove vive la donna. E cioè Catania e persino città della Francia o della Cina. L’indagata aveva presentato una denuncia quando nel 2017 si era accorto che qualcuno le aveva rubato l’identità. Il Tribunale del Riesame ha annullato il sequestro e la Procura ha chiesto subito l’archiviazione dell’inchiesta. Il giudice per le indagini preliminari Marco Gaeta ha chiuso il caso e restituito la carta per il reddito di cittadinanza alla donna.
Non era uno dei tanti furbetti del reddito di cittadinanza scoperti da quando la misura è entrata in vigore.
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01 Settembre 2021, 14:19