CATANIA. Un team di esperti in politiche attive del lavoro è sceso in campo per la massima riuscita del Pon Inclusione del distretto socio sanitario 16 con il compito di contattare le aziende ospitanti i tirocini extracurriculari per supportare l’abbinamento di coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza con le aziende ospitanti, in collegamento con i Centri per l’Impiego. Specifico il loro ruolo: fornire alle aziende una sintesi degli incentivi per eventuali assunzioni al completamento del tirocinio per ridurre i costi. L’opportunità è dedicata soprattutto ai percettori del Reddito di cittadinanza residenti a Catania, Misterbianco e Motta Sant’Anastasia, che potranno beneficiare di 6 mesi di formazione ‘on the job’ in aziende per riqualificare le proprie competenze e migliorare la spendibilità del mercato del lavoro, avvantaggiati inoltre di un’indennità mensile di 600 euro.
I dettagli
In programma 600 dotazioni per i tirocini del Pon Inclusione del valore di 4 mila euro ciascuno, previste dal Distretto Socio Sanitario 16 e il relativo territorio di riferimento.
“Il particolare periodo di crisi legato alla pandemia, che comunque dobbiamo cominciare a lasciarci alle spalle – spiega l’assessore ai Servizi sociali Giuseppe Lombardo e Giusi Delfa dirigente del servizio all’assessorato alla famiglia – guardando alla possibile ripresa, imporrà a tutte le aziende una programmazione delle risorse umane. Con i giusti percorsi ed incentivi le aziende potranno ottenere un minor impatto del costo del lavoro, a fronte di una forza lavoro rinnovata”.
Le testimonianze
In questo senso indicative due esperienze maturate, quella di Mari e Roberta, grazie all’intervento del distretto socio sanitario 16, capofila il comune di Catania, nell’ambito del Pon Inclusione, hanno iniziato un tirocinio formativo della durata di sei mesi e alla fine avranno l’opportunità di trovare un lavoro che inseguono da tempo.
Mary Bisicchia è un educatore Asacom, è nata a Catania, ma vive a Biancavilla, ha 47 anni ed ha percepito il reddito di cittadinanza. Dai primo di giugno è tirocinante alla cooperativa “I Girasoli”. Adesso si occupa di bambini con difficoltà: “Questa è la strada giusta per chi ha un minimo di studi. Io sono stata per anni impegnata con delle multinazionali, poi alla fine messa alla porta, mi sono ritrovata con un pugno di mosche in mano. Visto che sono stata un’insegnante con il tirocinio formativo ho continuato il mio percorso. Comunque non ci credevo che avrei avuto un’opportunità, collegato con il reddito di cittadinanza. Spero che tutto questo non sia infruttuoso e possa essere utile non solo a me, ma anche ai bambini che assistiamo”.
Roberta Pappalardo di anni ne ha 30, è laureata in scienze tecniche psicologiche, educatrice Asacom e anche lei aveva ottenuto il reddito di cittadinanza perché senza lavoro. “La formazione al lavoro è un’opportunità – dice Roberta – Sono molto contenta. Per due anni, dopo la laurea, avevo mandato il mio curriculum a decine di aziende, poi invece grazie al reddito di cittadinanza e al mio tutor ho spiegato che mi sarebbe piaciuto avere a che fare con i bambini. Poi si è presentata l’opportunità del progetto inserito nel Pon inclusione. Spero solo che questa esperienza possa arricchire il mio percorso formativo e possa essere d’aiuto per il lavoro che purtroppo non c’è”.
Le aziende
A Catania oltre 30 aziende hanno aderito al progetto dedicato ai percettori del Reddito di Cittadinanza. L’esperienza della cooperativa “I Girasoli” di Catania è una delle più qualificate. La cooperativa ospita sette tirocinanti per un percorso formativo “on the job”; che durerà sei mesi e permetterà a ciascuno di riqualificare le proprie competenze e migliorare la spendibilità del mercato del lavoro, avvantaggiati inoltre di un’indennità mensile di 600 euro. Il loro impiego nella cooperativa ha riguarda una posizione in amministrazione; due sono stati impegnati nei centri estivi con la qualifica di educatori; due nella qualifica di addetti all’accoglienza in un centro per migranti Sprar e due affiancano gli operatori di una casa di riposo come inservienti. “La nostra è una realtà molto impegnata nel sociale – ha spiegato Salvatore Cannata, presidente de “I Girasoli” – è anche un aiuto anche per gli enti che ne possono beneficiare”. La cooperativa i “Girasoli”, nelle strutture di Catania e provincia gestisce immigrati neo diciottenni, minori stranieri non accompagnati, una comunità alloggio per anziani, servizi scolastici e trasporto disabili e nei mesi estivi (luglio, agosto e settembre) un centro estivo presso la scuola ‘Malerba’ per 50 minori.
Il tirocinio formativo del distretto socio sanitario 16, capofila il comune di Catania, è un’occasione per ripartire dalle competenze riqualificando le proprie capacità e migliorando la spendibilità del mercato del lavoro. Non solo per coloro che intendono trovare lavoro, ma anche per le aziende, per i tanti datori di lavoro che operano nei territori del distretto’ di selezionare e formare il personale idoneo a supportare la ripartenza della propria azienda e per l’incremento delle attività in corso. L’impresa, usufruendo di una copertura spese di 400 euro, potrà in 6 mesi di tirocinio formare il personale e trasformarlo in supporto operativo e produttivo. Ampi i requisiti per accedere al progetto: aziende con 5 lavoratori due tirocini; da 6 a 21 lavoratori quattro tirocini; oltre i 21 lavoratori il 20% della forza lavoro. Il progetto del Distretto Socio Sanitario 16 prevede l’attivazione ed il finanziamento di 600 tirocini extracurriculari di inserimento o reinserimento lavorativo avvalendosi dei centri per l’Impiego.