PALERMO – “Il recente decreto Legge 4 maggio 2023 n°48 “Misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro”, convertito in legge n° 85/2023, ha modificato le modalità di erogazione del Reddito di cittadinanza.
Il Comune ha pubblicato sul sito istituzionale un avviso in cui si forniscono dei chiarimenti circa i requisiti di accesso e le modalità di attivazione della presa in carico da parte dei servizi sociali. “I nuclei familiari composti esclusivamente da adulti tra i 18 ed i 59 anni, non disabili, potranno essere presi in carico solo in caso di documentata situazione di fragilità (legata ad es. a condizioni di salute, personali o familiari) – si legge -. Gli interessati possono chiedere appuntamento presso la sede del servizio sociale di comunità dove risultano residenti e richiedere di verificare la loro presenza sulla piattaforma Ge.P.I. ovvero richiedere il passaggio su Ge.P.I. ove sussistano le condizioni per la presa in carico da parte del servizio sociale. Solo se la situazione di fragilità, adeguatamente documentata, trova conferma nella valutazione del servizio sociale, quest’ultimo potrà procedere alla presa in carico sociale – prosegue il Comune -. Qualora tale analisi venga conclusa con esito diverso da A (a cui corrisponde l’invio al Centro per l’impiego), si avvierà la presa in carico da parte del servizio sociale e si potrà concordare un Patto per l’inclusione sociale (PaIS) con i beneficiari, nel quale saranno contenuti reciproci impegni. La fruizione del RdC per i nuclei familiari in cui sono presenti minori, disabili e adulti over 60, sulla base del decreto Legge n°48, poi convertito in legge, si protrarrà, invece, per tutto il 2023, a prescindere dalla presa in carico del servizio sociale in accordo con la naturale scadenza della domanda, non precludendo la possibilità di presentare una nuova domanda di rinnovo dopo il mese di stacco”.
Gli sms arrivati la scorsa settimana a 169 mila famiglie italiane, di cui circa 12mila a Palermo, hanno informato i percettori della misura di sostegno considerati occupabili e con un’età compresa tra i 18 e i 59 anni che dal mese di agosto non riceveranno più il reddito di cittadinanza. Da settembre 2023 si cambia, perché diventa operativo l’assegno di supporto per la formazione e il lavoro. Per i percettori del sostegno economico, infatti, entrano nel vivo le modifiche introdotte dal governo Meloni.