PALERMO – Il 29 novembre i percettori del Reddito di Cittadinanza scenderanno in piazza contro l’intento del nuovo governo di togliere il sussidio a tutti i beneficiari che possono lavorare.
Secondo i dati dell’Agenzia nazionale politiche attive del lavoro, il 72% dei beneficiari del reddito non sono occupati ma sono tenuti alla sottoscrizione del patto per il lavoro. Solo il 9% risultano esonerati, esclusi o rinviati ai servizi sociali.
Se la riforma andrà in porto oltre 650mila persone potrebbero perdere il sussidio. A Palermo i percettori sono circa 60 mila e in Sicilia quasi 230 mila, dicono gli organizzatori della manifestazione. La richiesta dei percettori del Reddito è che venga data garanzia lavorativa per tutti coloro che perderanno il sussidio o che, in alternativa, il Reddito rimanga tale in attesa che tutti i percettori vengano collocati. In questi giorni diversi banchetti sono stati montati in giro per la città per raccogliere le adesioni. Questa mattina a piazza Noce. A partecipare alla manifestazione ci saranno anche gli studenti universitari, molti dei quali percettori della misura.
“Siamo partiti con la raccolta delle adesioni alla manifestazione, che abbiamo ritenuto necessario organizzare per via delle nuove modifiche che il governo Meloni vorrebbe apportare al Reddito a partire da gennaio. Se la modifica dovesse passare, la gente non potrà più andare avanti: genitori non potranno dare da mangiare ai figli, molte famiglie non potranno più andare avanti, gli universitari non potranno pagare affitto e bollette” afferma Tony Guarino, uno degli organizzatori dell’evento. “Noi chiederemo alla Regione Siciliana o di avere lavori immediati, tramite cooperative sociali che possano dare servizi a Palermo, oppure di salvaguardare e integrare il reddito. Chiediamo il supporto di tutti i palermitani per sostenere questa battaglia” conclude.