PALERMO – Con una nota inviata al Presidente Nello Musumeci e agli assessori Marco Zambuto e Gaetano Armao, il Siad-Csa-Cisal ha comunicato la disdetta del contratto collettivo dei lavoratori della Regione Siciliana 2016-2018 e ha richiesto l’avvio delle trattative per il rinnovo 2019-2021.
“Il contratto ancora in vigore è ormai scaduto da tre anni – dicono Giuseppe Badagliacca e Angelo Lo Curto del Siad-Csa-Cisal – ma alcuni punti sono rimasti lettera morta come ad esempio la riclassificazione del personale e le progressioni orizzontali. E’ necessario iniziare a discutere subito del rinnovo del contratto, grazie ai 52 milioni stanziati in Finanziaria, capovolgendo vecchi schemi e cliché: il pubblico impiego può rappresentare un valore aggiunto per la ripresa economica della Sicilia e quindi bisogna tornare a investire sul personale e sull’efficienza dei servizi, replicando nella nostra Regione quanto sta facendo il governo nazionale. Il Siad-Csa-Cisal ha pronto il proprio pacchetto di proposte per regolare lo smart working garantendo i servizi, tutelare la salute dei lavoratori negli uffici, riconoscere le mansioni superiori, attivare le progressioni verticali, aiutare i soggetti fragili e i lavoratori che assistono persone ammalate, sostenere i genitori, potenziare l’organismo per l’innovazione e il comitato unico di garanzia. Scelte indispensabili per valorizzare il personale e migliorare i servizi ai cittadini”.