PALERMO – “Il report di Confcommercio fotografa una situazione disastrosa. Non sono certo sorpresa perché già da anni sottolineiamo le enormi difficoltà che devono essere superate da chi fa impresa al Sud e in particolare in Sicilia che rappresenta il Sud del Sud per Pil, reddito pro capite e posti di lavoro. Adesso la situazione è perfino peggiorata”. Lo dice Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo, commentando il report dell’Ufficio Studi di Confcommercio su economia e occupazione che conferma la condizione di estrema fragilità del tessuto economico siciliano che dal 1995 a oggi, lungi dall’essere superata, è addirittura peggiorata.
Lo studio
“Quello del Pnrr è l’ultimo treno. È errato pensare che la questione riguarda solo le regioni meridionali, riguarda tutto il Paese perché solo se si rilancia concretamente il Sud potrà ripartire l’Italia. Con il ‘Piano nazionale di ripresa e resilienza’ che destina grandi risorse al Mezzogiorno d’Italia, anche la Sicilia avrà un’occasione unica per ridurre i grandi deficit a cominciare da quello infrastrutturale con il resto del Paese. E’ l’ultima occasione e non va sprecata. Non c’è più tempo da perdere, bisogna investire in fretta tutte le risorse a disposizione e bisogna farlo bene”, prosegue.
La zavorra della criminalità
“La criminalità organizzata – prosegue Di Dio – ha avuto il suo peso come zavorra ma non dobbiamo cadere nella retorica, in Sicilia scontiamo anche i danni provocati nel tempo da una cattiva, clientelare e scarsa politica e da una burocrazia inetta e inconcludente che non hanno saputo guidare i processi di crescita nell’interesse del bene comune. E l’allontanamento dal Sud di oltre un milione e mezzo di giovani, che nella maggior parte dei casi sono proprio quelli più preparati e performanti, rende ancora più complessa l’operazione rilancio. Oggi più che mai chiediamo garanzie di efficienza, tempestività e legalità nella gestione delle risorse”.