Restaurato un aereo Fiat G-59 | Ora è esposto all'Università - Live Sicilia

Restaurato un aereo Fiat G-59 | Ora è esposto all’Università

Un aereo rarissimo che fa parte della collezione del Museo storico dei motori e dei meccanismi dell’Ateneo di Palermo e che adesso è stato restaurato ed esposto permanentemente in una teca trasparente nell’atrio della facoltà di Ingegneria.

Solo 5 esemplari al mondo
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PALERMO – È uno dei cinque esemplari rimasti al mondo, un aereo rarissimo che fa parte della collezione del Museo storico dei motori e dei meccanismi dell’Ateneo di Palermo e che adesso è stato restaurato ed è stato esposto permanentemente in una teca trasparente nell’atrio della facoltà di Ingegneria. L’aereo, un FIAT G-59 costruito a partire dal 1948, entrato in servizio nel 1950 e rimasto in linea come aereo da addestramento fino al 1965, è derivato dal caccia militare FIAT G55 in servizio durante la Seconda Guerra mondiale ed è l’ultimo caccia a pistoni costruito nel mondo. Equipaggiato con un motore Rolls-Royce Merlin da 1440 cavalli, fu progettato per la FIAT dall’ingegnere Giuseppe Gabrielli, nato a Caltanissetta nel 1903 e padre tra l’altro del primo aereo a reazione italiano di grande successo internazionale, il famoso G91.

Ora l’inaugurazione, con il rettore Roberto Lagalla, il direttore generale Antonio Valenti, il preside della facoltà di Ingegneria Fabrizio Micari, il delegato del rettore al Sistema museale Valerio Agnesi, il direttore uscente del Museo Riccardo Monastero. “Un altro tassello – dice il rettore – che si aggiunge al ricco patrimonio di tesori dell’Università, che l’Ateneo intende sempre più valorizzare. Un grazie a tutti coloro che hanno contribuito a questo importante risultato”. Il Museo – che fa parte del sistema museale dell’Università di Palermo e che ha sede nel dipartimento di Ingegneria chimica, gestionale, informatica, meccanica – è diretto da Francesco Sorge e si avvale per le ricerche storiche di Giuseppe Genchi e della collaborazione tecnica di Beniamino Drago. L’aereo è il gioiello di una collezione di motori automobilistici, aereonautici, navali di grande pregio e rarità a partire dal 19° secolo che è stata aperta durante la manifestazione “Le Vie dei Tesori” e che adesso è visitabile su prenotazione alla mail www.museomotori@unipa.it

L’aereo invece è esposto permanentemente in una grande teca trasparente progettata da Antonio De Vecchi, delegato del rettore all’Edilizia, mentre l’ufficio tecnico dell’Ateneo si è occupato dei lavori edili. “Il restauro è stato rigorosamente conservativo – dice Giuseppe Genchi – ed è stato condotto da aprile a settembre con la collaborazione di alcuni studenti che hanno contribuito con passione e in modo determinante al successo dell’operazione. Il Museo, che è dotato di un suo laboratorio di restauro molto attivo, si avvale per questo progetto della collaborazione della MeierMotors GmbH, una delle più importanti e rinomate aziende di restauro di velivoli storici, in possesso di un altro G-59. La collaborazione consentirà ai due enti di completare il restauro dei rispettivi aerei attraverso la condivisione di know-how e lo scambio delle parti reciprocamente mancanti, per realizzare duplicati, il tutto senza costi aggiuntivi”.


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