PALERMO – A Sala delle Lapidi si è aperta la partita per il nuovo collegio dei Revisori dei conti, vicenda che si lega a doppio filo con quella del bilancio consuntivo. Il rendiconto del 2013, infatti, dovrebbe essere approvato entro il 30 giugno ma ancora i Revisori non hanno espresso alcun parere, e di conseguenza non ha potuto farlo nemmeno la commissione al Bilancio presieduta da Francesco Bertolino.
I Revisori avrebbero chiesto nuovi dati agli uffici, ma l’impressione è che al momento si stia consumando un braccio di ferro con l’amministrazione Orlando che si è ritrovato questo collegio come eredità dell’epoca Cammarata. Gli attuali revisori, inoltre, sono già scaduti (il 19 maggio) e in prorogatio e Sala delle Lapidi ha 45 giorni per sostituirli, praticamente fino agli inizi di luglio. Ed è per questo che è partita la trattativa.
Un revisore dovrebbe toccare al Mov139, cioè alla maggioranza, mentre due dovrebbero andare alle opposizioni: uno al centrosinistra (dove il Pd con 10 consiglieri fa la parte del leone) e uno al centrodestra, con Forza Italia in pole position. Ma in realtà anche altre forze politiche minori stanno lavorando a candidature a sorpresa, contando su eventuali spaccature all’interno degli altri schieramenti. La prossima settimana dovrebbe così tenersi la votazione, ma la conferenza dei capigruppo non ha ancora preso una decisione ufficiale.
Anche perché Idv ha anche sollevato la questione della rappresentanza di genere: gli attuali revisori sono tre uomini e i fedelissimi di Ignazio Messina hanno chiesto che nel prossimo collegio ci sia almeno una donna. Richiesta non peregrina, se si pensa che nel 2010 l’allora consigliere Stefania Munafò aveva anche fatto ricorso al Tar per la mancanza di donne nel cda dell’Amap, vincendolo e facendo decadere l’organismo.
“Non mi oppongo alla questione delle quote rosa – dice Giulio Tantillo, capogruppo di Forza Italia – ho rispetto anche della mozione approvata da questo consiglio anni fa su proposta della Munafò che le prevedeva. Per questo, se verrà posta la questione, mi incontrerò con gli altri consiglieri con cui abbiamo condiviso una scelta e troveremo una soluzione. Studierò i curricula arrivati e proporrò alla mia area il nome di una donna che ne sia espressione. Il consuntivo? Ne chiederò il prelievo in Aula già domani, il tempo sta per scadere”.
Come detto, gli attuali revisori non hanno ancora fornito parere al consuntivo approvato in giunta. A questo punto, se dovesse scadere il termine, scatterebbe la nomina di un commissario che, dopo alcuni solleciti, interverrebbe al posto dell’Aula. Ma a lanciare un allarme è il capogruppo Idv Filippo Occhipinti: “Secondo il Decreto 293 del 1994 – spiega – i revisori in prorogatio possono occuparsi solo di ordinaria amministrazione, ma il bilancio contiene un’operazione straordinaria che potrebbe rendere nullo l’atto qualora i revisori rendessero parere. In ogni caso, non ce la faremo mai entro il 30 giugno. Questa è l’ennesima defaillance dell’assessore Luciano Abbonato. I revisori? Nessuno ci ha avvertito di possibili accordi”.
“La legge prevede lo scioglimento del consiglio comunale per la mancata approvazione della manovra – dice il consigliere Mimmo Russo – sarebbe una inadempienza del consiglio comunale, che non ha fatto alcun atto di censura nei confronti della giunta”.