CATANIA – Continua a suscitare polemiche la nomina dei manager Cantaro e Pellicanò alla guida delle principali aziende catananesi. Questa mattina arriva la dura presa di posizione della Uil Fpl che a nome dei segretari Enzo Tango e Stefano Passarello, spiegano: “Pellicanò e Cantaro sono stati umiliati dalla Regione. Si tratta di persone che hanno qualifiche importanti e che hanno finito con l’essere discriminati per via di una vicenda che è stata gestita malissimo a Palermo. Troviamo assolutamente ingiusto quello che è stato perpretato nei confronti dei due manager”. La giunta regionale potrebbe, intanto, tornare a riunirsi già lunedì prossimo e nominare i sostituti di Cantaro e Pellicanò. E si sussurra anche che potrebbe spuntare fuori la nomina del nuovo direttore generale dell’Asp 3 di Catania: l’azienda è attualmente commissariata con la nomina di Rosalia Murè avvenuta il mese scorso.
L’attacco, dopo la decisione della giunta regionale di revocare la loro nomina, arriva dal deputato regionale Marco Falcone, che tuona: “Prima la nomina poi la revoca, un inutile giro di valzer lungo un mese e mezzo. L’assessore regionale alla Sanità Lucia Borsellino ci spieghi come mai i direttori degli ospedali catanesi Cannizzaro e Policlinico-Vittorio Emanuele, nominati dal governo Crocetta poche ore prima dell’approvazione del decreto legge Renzi, che prevede che i manager con più di 65 anni d’età non possano più ricoprire incarichi pubblici, siano stati scaricati proprio oggi dallo stesso esecutivo”.
Falcone rincara la dose: “Ci troviamo in presenza di un gravissimo atto della Borsellino, che dimostra totale incoerenza, grande incompetenza ed esemplare pressapochismo. C’era proprio bisogno di tutto questo? L’assessore chiarisca se si sia trattato di una iniziale forzatura, che ha poi visto il governo fare marcia indietro, o se le due nomine siano state strumentali per arrivare oggi ad altri professionisti. Forza Italia ribadisce: la Sicilia ha bisogno di competenza e di trasparenza. Crocetta e i suoi la smettano di giocare sulle spalle dei nostri concittadini”.