CATANIA – Il “piano straordinario” è partito oggi pomeriggio. L’obiettivo è “rifiuti zero“, nel senso di azzerare le migliaia di tonnellate di immondizia non raccolta in giro per Catania. I cumuli fetidi si allungano per decine di metri e, in qualche caso, intralciano le strade. L’inizio del porta a porta nei quartieri di Cibali, Borgo Sanzio e Nesima Inferiore è una tragedia annunciata: con la discarica della Sicula Trasporti, a Lentini, che lascia per ore incolonnati i camion piani di spazzatura perché oberata, l’avvio della nuova modalità di differenziare i rifiuti “è stato una falsa partenza”.
“Non si può dire che sia cominciata: abbiamo visto oggi i compattatori iniziare a svuotare i cassonetti in via Sabato Martelli Castaldi, lasciandoli però sul posto. Eppure, in teoria, avrebbero dovuto rimuoverli”. Rosario Sirna è il vicepresidente del IV Municipio di Catania. “Non siamo stati informati neanche noi che rappresentiamo i cittadini”, dice a LiveSicilia. Il tema non è solo quello dei cumuli, è anche quello del calendario di raccolta. Perché per fare il porta a porta serve che sia chiaro, a tutte le utenze interessate, cosa si deve esporre sotto casa e quando. “Cosa che non è avvenuta: la comunicazione è stata fatta a mezzo social dall’assessore – prosegue Sirna – E da noi, singolarmente, persona per persona. Ma non è così che si fa: è mancata totalmente la fase di preparazione per la cittadinanza”.
Oltre al danno la beffa: in molte zone, chi fosse stato informato e avesse esposto i rifiuti correttamente, li ha visti restare lì. “Ho segnalazioni in questo senso dal viale Mario Rapisardi, da via Palazzotto, da via Caronda, Nesima e da un parecchie strade nel cuore di Cibali“, interviene il consigliere comunale di Grande Catania Sebastiano Anastasi, un lungo passato da presidente di circoscrizione proprio in quei quartieri e, da tempo, pungolo dell’amministrazione in aula consiliare. “So che per l’assessore Barresi sono giorni concitati e che ha tanto da lavorare – prosegue Anastasi – Ma io in aula consiliare tento di dirlo da molto tempo: nel lotto Nord, dove adesso il porta a porta ha ingranato e funziona, ci sono stati moltissimi disagi all’inizio. Sapevamo che sarebbe stato così anche nel lotto Centro: dovevamo imparare dagli errori e non lo abbiamo fatto. Ci siamo messi nella stessa situazione di prima, eppure potevamo evitarlo”.
I residenti non avvisati, nel frattempo, non sanno che pesci prendere. E in alcuni condomini non è nemmeno arrivata la notizia che il porta a porta sia effettivamente partito. “Stiamo completando la distribuzione dei calendari – conferma l’assessore all’Ecologia Andrea Barresi – In alcune strade saranno portati tra oggi e domani”. Cioè, in teoria, al terzo giorno di porta a porta. “So la situazione che c’è in giro per la città – ammette l’assessore – La vedo coi miei occhi. Ma non è colpa nostra, è un insieme di concause: il cambio di appalto è sempre una fase delicata…”. Dal 20 giugno alla Dusty è subentrato il consorzio Gema, società campana vincitrice, da unica partecipante, dell’appalto settennale per il lotto Centro.
E poi c’è la chiusura delle discariche in cui la Sicula portava l’immondizia trattata, e ancora l’inizio del porta a porta. La tempesta perfetta, aggravata dalle alte temperature che rendono ancora più insalubri le montagne maleodoranti in giro per tutto il capoluogo etneo. “Abbiamo coinvolto anche le aziende dei lotti Nord e Sud, in modo tale da rendere la pulizia più rapida – conclude Barresi – Ma la questione della discarica rallenta le operazioni. Noi stiamo facendo del nostro meglio”. I residenti delle zone in cui l’immondizia arriva alle finestre, però, non sembrano confermarlo.