Rifiuti, riunione flop e rimpallo di responsabilità - Live Sicilia

Rifiuti, riunione flop e rimpallo di responsabilità

Domani un nuovo vertice a Catania.

PALERMO – Flop. E ping-pong di responsabilità. Sembrava che la riunione in assessorato ai Rifiuti a Palermo con il plenum delle Srr incluse le tante che fanno capo ai Comuni inadempienti sulla differenziata, dovesse risultare decisiva. E invece no, le Srr hanno chiesto un ulteriore rinvio sul già vicino termine del 14 novembre dettato dall’ultimatum della Regione per presentare, quantomeno, strategie e progetti. Non ce la fanno, in tante. L’assessorato, per bocca dei propri tecnici, ha preso atto della richiesta, ma di rimando avrebbe sollecitato le Srr (e i Comuni, a cascata) ad assumersi in prima persona giuridica la responsabilità della richiesta, che finora è naturalmente soltanto informale, a termine ancora vivo. Ci credeva l’assessore Daniela Baglieri, che la riunione fiume avrebbe partorito qualcosa, in termini di rassicurazioni progettuali, dopo il sisma logistico inaugurato dal diktat ai Comuni, a partire da quelli finora per ordinanza emergenziale autorizzati a conferire l’indifferenziata in eccesso nelle tre discariche individuate dopo la constatazione dell’imminente collasso della vasca di Lentini. Neppure un topolino, al netto della fauna delle discariche stracolme.

Nuovo faccia a faccia a Catania

Ci credeva, la Baglieri, e lo aveva annunciato poche ore prima in Aula all’Ars, promettendo inoltre sostegno per i primi tre mesi ai Comuni in difficoltà. Di progetti, invece, se ne sarebbero visti pochi e niente, soprattutto per le aree metropolitane che tanto e troppo gravano sul surplus di indifferenziato biotrattato, e sulle sconcertanti percentuali medie di raccolta differenziata, di poco superiori al 40% al cospetto dell’obiettivo fissato dalla legge nel 2012, del 65%. Soltanto Palermo, a quanto si apprende, avrebbe prospettato soluzioni concrete per l’invio all’estero dei rifiuti in esubero. Se ne riparlerà, subito, domattina a Catania, alla presenza, quantomeno, delle Srr della Sicilia orientale, fra le più colpite dagli ultimi veti a usare in eccesso il sistema regionale di biotrattamento e smaltimento.


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