Rifiuti siciliani in Bulgaria | Legambiente: "Giunta incapace" - Live Sicilia

Rifiuti siciliani in Bulgaria | Legambiente: “Giunta incapace”

Sono le prime 5mila tonnellate di immondizia siciliana che salpano verso l’estero.

AUGUSTA (SIRACUSA)- Le 4200 balle di rifiuti che dalla discarica di Grotte san Giorgio a Lentini sono state caricate in 4 giorni sulla nave Blue Star 1, nel porto di Augusta, salperanno oggi. Direzione: il porto di Varna, Bulgaria. Sono le prime 5mila tonnellate di immondizia siciliana che salpano verso l’estero a causa della saturazione delle nostre discariche. Un precedente. Alla faccia della “fine dell’emergenza rifiuti” annunciata dalla Regione ai primi di agosto. Per il momento si tratta di una operazione privata, autorizzata dalla Regione, tra la società che gestisce la discarica tra Lentini e Catania, la Sicula trasporti, e un’azienda svizzera che opera in Bulgaria (a Plovdiv) nel settore dei cementifici. La parte combustibile dei rifiuti verrà utilizzata in Bulgaria dagli svizzeri della Holcim per l’alimentazione dei forni del cementificio. Il contratto prevede un altro carico: altre 5mila tonnellate. 10mila in tutto, attraverso cui la ditta svizzera che opera in Bulgaria verificherà la convenienza dell’operazione (dipende dal quantitativo di rifiuto combustibile e perciò adeguato all’uso dell’alimentazione dei forni).

Una fase sperimentale che potrebbe diventare prassi. Con il rischio che i costi vadano a abbattersi sui Comuni, e dunque sui cittadini. Il versante costi, infatti, è il più enigmatico finora. Per evitare il collasso della discarica di Grotte San Giorgio, che metterebbe in ginocchio la Sicilia, occorre disfarsi di una media di rifiuti, da inviare via nave, di 800 tonnellate al giorno: quasi 9 milioni di euro in dodici mesi. Il costo dell’operazione di imbarco e trasferimento dei rifiuti, infatti, è di circa 30 euro a tonnellata. Dopo la fase sperimentale potrebbe intervenire la Regione con un provvedimento straordinario. Va considerato, comunque, che mentre i gestori delle discariche si disfano di ogni tonnellata di rifiuto con una spesa 30 euro, fanno spazio per lo stesso quantitativo: e i Comuni ne pagano 110 di euro per conferire ogni tonnellata della loro immondizia.

Secondo Legambiente, che a Augusta segue la vicenda con il suo esponente regionale Enzo Parisi, “Questa è la manifestazione più evidente dell’incapacità del governo regionale di affrontare in maniera concreta e corretta il problema dei rifiuti. In 4 anni – prosegue Parisi – non ha avviato un minimo di iniziative per raggiungere a un soluzione. Non è migliorata la raccolta differenziata, non c’è stata riduzione della produzione, non sono nate nuove discariche né impianti di trattamento. Ora siamo con le spalle al muro, costretti a esportare rifiuti per non restare sommersi. E finirà che i cittadini pagheranno pure le spese di questa situazione”.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI