CATANIA – Un finanziamento consistente del Piano Integrato di Sviluppo Urbano (PISU) “Catania città metropolitana”, per modernizzare i servizi sociali, riorgnizzandoli in modo strategico. È quanto ha ottenuto il Comune di Catania, attraverso il PO-FESR Sicilia 2007-2013: nell’ambito dell’Obiettivo Operativo 6.1.4., il Dipartimento Famiglia e Politiche Sociali della Regione Siciliana ha infatti finanziato una serie di progetti che riguardano settori strategici della vita cittadina e la stessa macchina amministrativa.
Un vero e proprio piano per la riorganizzazione del sistema del welfare e dell’offerta di servizi socio-assistenziali alle famiglie cittadino che si svluppa attraverso sei progetti: Città Policentrica; Polo educativo Ct Librino; Servizi Sociali on line; Scuole e famiglie on line; Assegni di maternità e nucleo familiare on-line e, infine, Gestione avvisi/emergenze protezione civile.
L’idea del Piano catanese, i cui bandi di gara per l’esecuzione dei progetti sono già stati pubblicati, è dunque quella di utilizzare i fondi europei per attivare un insieme d’interventi mirati a orientare in modo sostenibile lo sviluppo cittadino e promuovere la coesione sociale di alcune zone della città, per esempio, il quartiere di Librino. Tra i progetti finanziati per il quartiere periferico, infatti, quello più cospicuo è la realizzazione del “Polo Educativo”, che oltre a creare nuove opportunità sociali restituirà Villa Fazio ai residenti.
“Catania ha saputo cogliere l’opportunità offerta dal fondo FERS, presentando alla Regione siciliana un Piano credibile e concreto, formato da un ventaglio d’interventi che interessano aree e settori strategici della vita cittadina” – afferma il sindaco Stancanelli. “Questa iniziativa – aggiunge – si inquadra tra quelle utili a porre le basi per il superamento delle condizioni di perifericità di Librino, di cui elemento essenziale è la Zona Franca Urbana, che potrà esercitare una forte attrattività di investimenti produttivi che va integrata con infrastrutture utili a sostenerne lo sviluppo”.
Si punta, insomma, a mettere a disposizione delle famiglie servizi più adeguati, nonché strumenti di maggiore coerenza tra i bisogni degli utenti destinatari e le diverse tipologie di prestazioni erogabili per ciascun servizio. L’obiettivo generale è facilitare e semplificare il più possibile le modalità di rapporto con i cittadini. “I progetti avviati – spiega l’assessore alle politiche sociali, Carlo Pennisi – costituiscono dei tasselli coordinati di un piano strategico di riorganizzazione del welfare cittadino. L’attuazione di questi programmi – puntualizza ancora – consente di sostenere, con una adeguata informatizzazione, la riorganizzazione della Direzione comunale Famiglia e Politiche sociali e dei Centri Territoriali, la semplificazione delle procedure d’accesso ai servizi, la diffusione del monitoraggio dei servizi erogati, nonché, delle procedure contabili e di spesa”. Progetti dal forte impatto sulla qualità dei servizi e sulla vita dei cittadini.
I sei progetti.
Città policentrica (durata 36 mesi – finanziamento: 1.030.000 euro). È volto a potenziare ed “attrezzare” gli uffici attraverso una radicale ridefinizione e smaterializzazione delle procedure dei servizi. L’intervento punta a far superare al settore dei servizi sociali la dicotomia centro-periferia, le problematiche di accessibilità alle informazioni, di parziale conoscenza delle risorse territoriali, dei servizi e delle prestazioni da parte degli addetti e di conseguenza, anche da parte dei cittadini più fragili.
Servizi Sociali on line (durata 12 mesi- finanziamento: 135.000 euro). Su questo progetto è centrata la reingnerizzazione delle pratiche, volta alla creazione di una “cartella sociale” familiare che, per ciascun utente, costituisce lo snodo informativo sia di tutti i servizi di cui è destinatario, sia dello sviluppo degli interventi.
Assegni di maternità e nucleo familiare on line (durata 12 mesi – finanziamento: 90.500 euro). Dedicato alla gestione amministrativa e professionale dei benefici economici per le famiglie come gli assegni di maternità ed altre analoghe provvidenze regionali e nazionali, in modo da farle confluire negli unitari progetti di inclusione ed autonomia sviluppati attraverso i PAI.
Scuola on line (durata 12 mesi – finanziamento: 300.350 euro). Il progetto intende raccordare la pluralità dei soggetti che fanno parte del sistema scolastico cittadino: mministrazione, scuole statali, scuole paritarie e scuole private (a partire dagli asili nido), USP, famiglie, altri enti pubblici, etc., introducendo strumenti semplificati tra scuola e famiglia, automatizzando i percorsi per l’erogazione di servizi utili quali le iscrizioni e i buoni libro, nonché, delle funzionalità volte a consentire il monitoraggio della popolazione scolastica e quindi la prevenzione e il contrasto della dispersione scolastica.
Polo educativo (durata 12 mesi – finanziamento: 1.440.000 euro). Riguarda la necessità di riequilibrare l’attenzione alla realtà di Librino e al modo in cui nel tempo si sono strutturati servizi in questa area della città. A questo scopo, l’amministrazione ha elaborato il progetto con la creazione di un luogo, Villa Fazio, di socializzazione e incontro per ragazzi e famiglie del quartiere. Insieme ad un intervento di manutenzione straordinaria della Villa, che sarà attrezzata per farne un centro polivalente di servizi per l’inclusione di minori e per attività socio-educative, sportive e di socializzazione, il progetto sostiene un’attività di animazione territoriale, di potenziamento della welfare community, mediante l’implementazione di servizi di prossimità.
Gestione degli avvisi in caso di emergenze della protezione civile (durata 12 mesi – finanziamento: 49.500 euro). Il progetto consentirà al Comune di dotarsi di un sistema informatico progettato per garantire l’erogazione di servizi di allerta mirati in funzione del tipo e del livello di rischio, che potranno raggiungere target differenziati secondo procedure e indicazioni concordate con i Responsabili Comunali del Servizio di Protezione Civile.