Folla per l'addio a Michela Murgia: "God save the Queer"

Folla per l’addio a Michela Murgia: “God save the Queer”

Saviano: "Portiamo avanti la sua battaglia per i diritti"
L'ultimo saluto
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ROMA – Folla nella Chiesa degli Artisti a Roma ai funerali di Michela Murgia: la scrittrice, scomparsa all’età di 51 anni, era affetta da carcinoma renale al quarto stadio. Il feretro è stato accolto da un lunghissimo applauso, diventato un’ovazione, di tanti lettori che si sono organizzati per venire anche attraverso un gruppo Telegram con 600 iscritti dove hanno deciso di rendere omaggio alla scrittrice indossando una maglietta bianca.

C’erano i figli d’anima della scrittrice e le amiche Chiara Valerio, Chiara Tagliaferri e Teresa Ciabatti. In piazza anche uno striscione con scritto “God save the Queer”.

Niente fiori in chiesa: solo composizioni vegetali, con mirto, carciofi, peperoncini, limone, secondo le sue volontà. Per questo – spiegano dal suo entourage – è stata rimandata indietro una corona inviata dal Comune.

“Ha fatto tante battaglie conservando la fede. Ha dimostrato che si può amare nel dolore”, ha detto don Walter Insero. “Michela era con me quando nessuno c’era. Sapeva che questi governi stanno andando verso un buio di scelte autoritarie, che andavano disinnescate democraticamente”.

“Dobbiamo portare avanti la sua battaglia per i diritti’, il ricordo di Roberto Saviano che ha parlato in chiesa alla fine della cerimonia e poi ha portato la bara con la famiglia.


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