“Rubò la luce, ma per necessità”| Assolto un ex commerciante

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02 Maggio 2017, 06:17

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PALERMO – È vero, ha rubato la luce, ma lo ha fatto per necessità. Semmai è l’Enel che sarebbe stata inadempiente. Così hanno sostenuto i legali di un imputato che è stato assolto dal Tribunale presieduto da Vincenza Gagliardotto.

La storia inizia quando gli ispettori Enel scoprono che l’abitazione di P.M., nel rione Romagnolo, è allacciata abusivamente alla rete elettrica. Sembra uno dei tanti, troppi furti di luce che si registrano in città dove il fenomeno è diffuso. Talmente diffuso che bisognerebbe creare una sezione speciale del Tribunale per trattare tutti i processi in corso.

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I legali dell’uomo, gli avvocati Daniele Livreri e Mario Giambruno, hanno spiegato l’antefatto. Il contatore dell’imputato, ex pescivendolo senza più un lavoro, aveva subito una riduzione di potenza per via del mancato pagamento di una bolletta. Dopo avere regolarizzato la propria posizione aveva sollecitato Enel, più volte e senza successo, a ripristinare il servizio. Solo dopo, e dovendo conservare degli alimenti per la nipotina neonata – così ha detto in Tribunale – aveva deciso di allacciarsi abusivamente alla rete. Come dire: a mali estremi, rimedi estremi.

Secondo i legali, le condizioni di bisogno e il pagamento delle prestazioni erogate dall’Enel avrebbero fatto venire meno l’ipotesi di furto. Bisognerà attendere le motivazioni per avere la certezza che sia passata in pieno la tesi difensiva. Di certo, però, la formula dell’assoluzione lascia pochissimi margini di dubbio: “Il fatto non costituisce reato”.

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02 Maggio 2017, 06:17

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