“Sono molto soddisfatto per il giudizio estremamente positivo della Corte dei Conti che ha definito quello della Sicilia uno dei risultati migliori nel confronto interregionale, ponendo il giusto accento su tutte le rigorose misure amministrative adottate per riqualificare il sistema sanitario e razionalizzare la spesa”. Lo dice l’assessore regionale per la Salute Massimo Russo dopo il giudizio di parifica della Corte dei Conti a sezioni riunite.
Secondo i magistrati contabili, per quanto riguarda la sanità, si sottolinea che il deficit, rispetto al 2009, è diminuito del 60% circa, mentre il risultato di esercizio è migliore rispetto alle previsioni del Programma Operativo e che il risultato di gestione dopo le coperture previste dal gettito Irap e Irpef è addirittura + 157 milioni.
“Il giudizio di parifica – prosegue Russo – fa esplicito riferimento alla efficacia della politica di contenimento dei costi e al miglioramento di tutti gli indici di qualità e appropriatezza come peraltro già rilevato dal “tavolo ministeriale” nell’ultimo verbale. Il decremento dell’1,2% della spesa per beni e servizi è la conferma che il sistema delle gare centralizzate assicura risparmi e trasparenza, viene riconosciuta la contrazione dell’8,4% dei costi per le consulenze, una migliore tempistica nel pagamento dei fornitori rispetto alla media nazionale, la riduzione dell’11% dei ricoveri ospedalieri (scesi da 1.028.404 del 2009 a 905.043 del 2010) in linea con la politica sanitaria tesa alla deospedalizzazione e alla appropriatezza delle prestazioni e il trend di miglioramento della mobilità passiva. Anche il dato della spesa farmaceutica, pur nella oggettiva criticità, dato comune a quasi tutte le regioni italiane, fa emergere come la contrazione della spesa, nell’ultimo quinquennio, è pari al 15%”.
“Voglio condividere questo bel risultato insieme a quanti hanno lavorato con impegno per una seria riforma del sistema sanitario – aggiunge Russo – credendo in un processo di innovazione, anche culturale, che può contribuire al riscatto della Sicilia e dei siciliani: c’è ancora tanto da fare ma sappiamo che la strada intrapresa è quella giusta. Mi auguro che la “fotografia” scattata dalla Corte dei Conti spenga definitivamente gli ardori di quanti – in ragione dell’appartenenza politica e in spregio della verità dei fatti – continuano ad alimentare il fuoco della polemica”.