“Ancora una volta emerge il tentativo strumentale di gettare ombre sull’attività di questo governo e in particolare dell’assessorato regionale della Salute. Dietro l’inaugurazione del Pta di Giarre non si nasconde alcun torbido disegno politico né irregolarità ascrivibili a questa amministrazione che, com’è noto, si muove sui binari della correttezza e della trasparenza: certi accostamenti arditi e pretestuosi sono, semmai, il risultato di mirate ricostruzioni giornalistiche che nella migliore delle ipotesi sembrano animate da scarsa serenità di giudizio e che comunque hanno l’effetto più o meno voluto di creare disorientamento e confusione nell’opinione pubblica. Non posso che sottolineare ancora una volta la linearità e la tempistica della azione amministrativa di questo assessorato grazie alle quali, anzi, sono stati recuperati altri 64 milioni di euro che la Sicilia avrebbe rischiato di perdere. Tuttavia, proprio per ragioni di trasparenza e correttezza istituzionale, incaricherò gli uffici di verificare – anche per questo caso – la corretta applicazione delle disposizioni assessoriali da parte dell’Asp di Catania”.
Lo ha detto l’assessore regionale per la Salute, Massimo Russo (nella foto di Sudpress mentre inaugura il Pta di Giarre) che ricostruisce sotto l’aspetto amministrativo la vicenda legata alla realizzazione dei Pta (presidi territoriali di assistenza) previsti dalla legge di riforma del sistema sanitario regionale. “L’assessorato nel 2009 ha completato l’iter di un pacchetto di “progetti di Piano sanitario nazionale 2007”, previsti nel “Piano di rientro”, per complessivi 64 milioni. Una parte di questi progetti (quelli relativi a “Case della salute”, “Malattie rare”, “Salute della donna”) aveva diritto a un ulteriore cofinanziamento ministeriale. Il decreto 2448 del 2 novembre 2009 “approva i crono programmi attuativi e le griglie dei risultati operativi” per le linee delle Malattie rare e della Salute della donna. Per i progetti relativi alle Case della Salute, invece si richiamava la legge 5/09 e il decreto assessoriale 1150 del 2009 sulla riorganizzazione della rete ospedaliera e territoriale, “individuando le localizzazioni per la realizzazione dei progetti presentati nei presidi di Giarre (Ct), Salemi (Tp), Palazzo Adriano (Pa) e Mazzarino (Cl), fatta salva ogni altra determinazione da parte delle ASP e previa autorizzazione dell’assessorato”.
“Successivamente, relativamente alle annualità 2008 e 2009, l’assessorato ha inoltrato al ministero della Salute una pianificazione che prevede il cofinanziamento di ulteriori PTA, avendo cura di mantenere un criterio di distribuzione territoriale, di localizzazione “centro – periferia” e dei bisogni espressi dal territorio. E dunque non è prevista alcuna ulteriore erogazione di somme per il Pta di Giarre. Le linee guida emanate da questo assessorato, infine, relativamente ai PTA (che assorbono il modello delle Case della salute), si limitano a descrivere il modello organizzativo e le funzioni, la cui concreta applicazione è ovviamente affidata all’autonomia istituzionale di ciascuna azienda”.