PALERMO – Ci ha pensato Nicola Salerno ad introdurre Diego Lopez alla stampa palermitana. Il direttore sportivo del Palermo ha affiancato il nuovo allenatore della formazione rosanero nella conferenza stampa di presentazione, che al tempo stesso è anche l’incontro con i giornalisti che precede la trasferta di Napoli. Così ha parlato l’uomo che ha lavorato con l’uruguaiano ai tempi di Cagliari: “Lopez lo conosco molto bene, sia come uomo che come professionista. Ritengo che la sua scelta possa essere utile per migliorare il cammino in campionato del Palermo. Per ora possiamo solo vivere alla giornata, ma Diego può darci una mano sul piano organizzativo e dell’impatto professionale, con la cattiveria che lui ha e che serve. Lui era cattivo nel modo giusto già da calciatore, lo è ancora da allenatore. È una persona che si attacca alla maglia e al club, a Cagliari ad esempio è amatissimo dai tifosi. Mi auguro che possa lasciare un segno positivo anche a Palermo, ne ha la qualità e l’intelligenza per riuscirci”.
Si è parlato anche dal lavoro da fare con Lopez, magari a lungo termine. La programmazione è qualcosa che è sempre mancato a Palermo negli ultimi anni, il ds spera di poterci finalmente riuscire: “Faremo delle operazioni che sono mirate all’immediato, ma anche in prospettiva futura. Non voglio arrendermi al fatto che il Palermo vada in serie B, ma se dovessimo retrocedere dobbiamo pensare di fare un campionato da protagonisti. In carriera non ho mai allestito delle sessioni di mercato in maniera così convulsa”.
Non si può non parlare dell’addio di Eugenio Corini, che a inizio settimana ha rassegnato le dimissioni. Salerno ammette che la fine del rapporto con il tecnico di Bagnolo Mella è dovuta soprattutto alla differenza di vedute, e soprattutto di aspirazioni, tra il club e lo stesso allenatore: “Con Corini ho avuto fin da subito un ottimo rapporto, e anche dopo le sue dimissioni non è cambiato nulla. Lui ha fatto delle dichiarazioni prima rispetto all’incontro che c’è stato con me e con il presidente, noi ci siamo confrontati dopo e ha preso atto che in questo momento non può ottenere le garanzie che ci aveva chiesto. A Palermo si sono succeduti tanti allenatori e dirigenti, è difficile fare programmazioni a lungo termine”.
Si parla anche di mercato, in entrata ma anche in uscita. Salerno parte dalla posizione di Robin Quaison, che sembra il prossimo indiziato a lasciare Palermo: “Quaison deve sputare sangue fino a quando sarà ancora con noi, finora si è allenato bene e lui come tutti gli altri dovrà lottare ogni minuto per provare a raggiungere la salvezza. Ci sono state delle richieste per lui, ma finora nulla è andato in porto. Se dovessero arrivare delle offerte negli ultimi giorni le valuteremo con attenzione, possiamo pensare di cederlo per non perderlo in scadenza di contratto, ma fin quando giocherà con noi faremo le valutazioni del caso perchè vogliamo che resti qui. In entrata cercheremo di metterci in casa 2-3 giocatori che non stravolgano la squadra, dobbiamo fare un mercato di sostanza cercando di abbassare i costi e al tempo stesso di rafforzare la squadra con elementi che possano fare bene anche per il futuro della squadra, oltre che nel presente. Ritengo che la squadra comunque non sia scarsa”.