CARINI (PALERMO) – Si è tolto la maglietta, ha posato a terra il borsello che teneva a tracolla. Poi si è tuffato: doveva salvare a tutti i costi il suo cane, uno dei tanti che da tempo lo accompagnavano durante le battute di caccia e che in questi giorni doveva fare allenare. Un amico fedele che non voleva perdere, improvvisamente finito in una vasca per la raccolta dell’acqua piovana profonda più di due metri. Lì, in contrada Cippi, tra le campagne di Carini, il salvataggio del quattrozampe si è trasformato in tragedia.
Il cane si sarebbe infatti trovato in difficoltà, le stesse che avrebbe avuto il suo padrone dopo essere riuscito a metterlo in salvo. E così, il pediatra in pensione di Terrasini non ce l’ha fatta. Ferdinando Passalacqua, 72 anni, conosciutissimo nella zona per la storica gioielleria di famiglia in piazza Duomo, è stato trovato senza vita dopo una giornata di ricerche. Ieri mattina era uscito da casa, ma non aveva più fatto rientro. Nel tardo pomeriggio le preoccupazioni dei parenti sono aumentate, al punto da rivolgersi ai carabinieri della stazione di Terrasini a cui hanno sporto denuncia di scomparsa. Il figlio ha raccontato che il padre non aveva mai tardato, ma che stavolta, visto che non rispondeva al telefono, forse qualcosa era andato storto.
La notizia del ritrovamento della sua auto, distante almeno due chilometri dal luogo in cui è stato individuato il cadavere, ha poi gettato i familiari nello sconforto: dell’ex pediatra non c’e stata traccia fino a quando non sono stati trovati i suoi sette cani che hanno letteralmente “fatto strada” ai soccorsi. Hanno abbaiato, chiesto aiuto con tutte le loro forze. E hanno condotto tutti vicino alla vasca di campagna in cui viene raccolta l’acqua piovana.
Una scena drammatica quella di fronte alla quale si sono trovati i carabinieri: i cinque cani da caccia vegliavano da ore il loro padrone, uno di loro era ancora bagnato: probabilmente era quello che il pediatra era riuscito a salvare sacrificando se stesso. Dopo essersi tuffato, infatti, il pensionato avrebbe aiutato l’animale a risalire, ma non sarebbe poi riuscito a riemergere, morendo annegato. E’ stato proprio il medico legale giunto sul posto ad accertare il decesso per asfissia da annegamento: Passalacqua è stato trovato ancora in piedi, a petto nudo. I suoi oggetti personali era sul terriccio: si era gettato nella vasca volontariamente.
Un gesto d’amore per il suo amico fedele che purtroppo gli è costato caro. Ad estrarlo dalla vasca sono stati gli uomini del nucleo saf e i sommozzatori dei vigili del fuoco, nel corso di un lungo intervento insieme ai carabinieri. La salma è stata riconsegnata ai familiari, che oggi piangono un uomo amato e stimato da tutti. A Terrasini, Passalacqua viene infatti ricordato come un uomo perbene, grande lavoratore e rispettoso. “Aveva sempre il sorrivo stampato sul volto – dice un commerciante di piazza Duomo – ed anche se ormai non lo vedevamo spesso, sapevamo che stava bene e che ogni tanto usciva per cacciare. Aveva questa passione anche da giovane. La sua perdita è dolorosa, ma penseremo a lui sempre come una persona generosa, come conferma l’ultimo gesto che gli è costato la vita”.