Cronaca

Gregoretti, Salvini a Catania: “Io a processo per avere salvato vite”

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12 Dicembre 2020, 06:04

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CATANIA – “Interverrò in aula riportando alcuni dati del mio ministero. Abbiamo salvato vite e protetto un paese, quello che non è accaduto dopo perché dopo di me ci sono stati morti annegati diritti negati. Mi dispiace solo di dovere far perdere tempo a giudici, avvocati, forze dell’ordine in un’aula bunker che solitamente è impiegata per processi di mafia. Io sono un cittadino italiano rispettoso di quello che la giustizia mi chiede per rispondere di quello che avevo promesso agli italiani di fare: bloccare il traffico di esseri umani e il business dell’immigrazione clandestina senza fare male a nessuno. Sono curioso di sentire cosa diranno in aula Conte, Di Maio, Toninelli e gli altri ministri che con me condividevano questa linea”. Lo ha detto Matteo Salvini entrando nell’aula bunker di Bicocca a Catania per l’udienza preliminare sul caso Gregoretti. L’appuntamento è fissato nell’aula bunker del carcere di Bicocca, dove si incroceranno gli sguardi di Salvini, imputato, e degli ex ministri delle Infrastrutture Danilo Toninelli e della Difesa Elisabetta Trenta.

Con Salvini l’avvocato Giulia Bongiorno, difensore del leader della Lega: “Il video in cui il premier Giuseppe Conte parla del governo e del ruolo dell’esecutivo nella decisione sugli sbarchi in Italia di migranti come idea condivisa è nella memoria difensiva già depositata agli atti del procedimento”, ha detto Bongiorno prima di entrare in aula.

Rinviata al 9 gennaio, intanto, l’udienza preliminare prevista per oggi nella Procura di Palermo per l’inchiesta che vede l’ex ministro degli Interni accusato di sequestro di persona e abuso di atti d’ufficio per la vicenda Open Arms. Ne dà notizia la stessa Ong, sottolineando che il rinvio è legato alla concomitanza con l’udienza a Catania, dove è presente il leader della Lega, per il caso Gregoretti.

Doppia imputazione

Salvini, per uno scherzo del destino, oggi è imputato a Catania e a Palermo con la stessa accusa, sequestro di persona, ma per due episodi diversi. Nella città dell’Elefante si celebra la seconda udienza preliminare per il ritardato sbarco della nave Gregoretti, a Palermo era prevista l’udienza preliminare per il caso Open Arms. Due processi in simultanea ma Salvini ha fatto la sua scelta: “È difficile essere in contemporanea sia a Catania che a Palermo. Non so come funzioni, però, se saremo alle 9.30 a Catania non potrò essere a Palermo. Andrò un’altra volta a Palermo, per rispondere sempre alla stessa accusa di sequestro di persona aggravato e continuato”.

L’udienza

A Catania il giudice Nunzio Sarpietro vuole verificare se la politica sugli sbarchi di Matteo Salvini fosse condivisa da tutto il Governo. Presidente del Consiglio Giuseppe Conte compreso, che sarà il grande assente di oggi. Per Salvini la Procura ha già chiesto l’archiviazione.

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Ed è qui che si staglia quella linea sottile di confine tra il mondo giudiziario e quello politico.

Politica e diritto

Gli ex ministri Toninelli e Trenta e lo stesso Conte, non sono imputati ma testimoni. La difesa di Salvini sostiene che gli atti con cui è stato impedito alla Gregoretti di sbarcare, “erano collegiali”.

Tanto che Salvini, furbacchiotto, alla fine della prima udienza del 3 ottobre, ha ricordato: “Conte e Di Maio non li abbiamo citati come testimoni perché io penso che siano innocenti come me”. Appena in tempo per lanciare una stoccata: “Certo – aggiungeva Salvini il 3 ottobre – io la mattina posso guardarmi allo specchio, altri non lo so”. A citare gli ex ministri del primo governo Conte come testimoni è stato proprio il giudice. “Noi avevamo coinvolto – ha ribadito ieri Salvini a Telelombardia – l’attuale ministro dell’Interno Lamorgese. Tutti gli altri ministri li ha chiamati il giudice, perché hanno continuato a operare alla stessa maniera sul blocco degli sbarchi. Anche se non hanno più bloccato le navi delle Ong, hanno riaperto i porti gli sbarchi sono più che triplicati, la modalità operativa è rimasta la stessa”.

La giornata si preannuncia ricca di colpi di scena, anche e soprattutto in vista della prossima udienza catanese, in cui compariranno Conte e Di Maio come testimoni. Una rimpatriata ad alta tensione.

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12 Dicembre 2020, 06:04

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